È una notizia di cui non si fa altro che parlare, da ormai tre giorni: Lewis Hamilton, a partire dal 2025, sarà pilota della Ferrari. Un accordo che va a sancire il colpo del secolo per la F1 e che, dopo essere stato più volte ipotizzato e più smentito negli anni, si è finalmente realizzato, dando vita al connubio tra il pilota e il team più vincenti nella storia della massima seria automobilistica. Un unione dalla durata pluriennale, che porterà l'inglese in rosso a quarant'anni compiuto che è stata fortemente voluta dal numero uno di Maranello, John Elkann, mosso dalla sua stima verso "The Hammer" e dai benefici che l'epta iridato porterà.
Benefici che spazieranno dall'esperienza e mentalità vincente, fino alle conoscenze di un team rivale, passando per un "plus" nella visibilità del brand, nella promozione della linea d'abbigliamento Ferrari Style, senza dimenticare il valore aggiunto al volante. Non solo, poiché che questi possibili benefici c'è anche quello realativo al peso che Sir Lewis potrà esercitare su alcuni tecnici di team rivali nel convincerli (a differenza di quanto sta accadendo in questi anni) a trasferirsi a Maranello ed indossare la divina ferrarista.
Scenario relativo ai tecnici che è stato analizzato in maniera dettagliata su "Motorsport.com", che ha esposto quella che sembra essere la volontà del sette volte campione del mondo di portare con sé, già nel 2025, alcuni tecnici Mercedes per facilitare e velocizzare il suo inserimento all'interno della realtà del Cavallino, consapevole che il tempo per fare bene (e magari vincere l'ottavo mondiale) sarà per lui limitato.
"L'anglo-caraibico ha un piano ben preciso: portare a Maranello persone con cui ha costruito la grandiosa epopea a Brackley per avere un ambiente famigliare sin da subito, persone con cui capirsi immediatamente e, quindi, velocizzare l'ambientamento facendo capire subito alla Gestione Sportiva le sue esigenze, le sue preferenze. Perché, in fondo, sebbene abbia firmato un contratto pluriennale (si parla di un 2+1) il tempo per provare a vincere l'ottavo titolo è poco".
Tecnici che Hamilton vorrebbe portare con sé tutt'altro che di secondo piano, visto che i nomi in ballo sarebbero Peter Bonnington (il famoso 'Bono', suo ingegnere di pista, Andrew Shovlin (capo degli ingegneri del team) e Riccardo Musconi, anche se il trasferimento quest'ultimo appare meno realizzabile.
"L'intenzione del pilota britannico è quella di portare con sé a Maranello due figure chiave dell'era Mercedes. Stiamo parlando di Peter Bonnington [...], e Andrew Shovlin. Bono è da anni ingegnere di pista di Lewis. Il loro rapporto è molto stretto, il feeling è tangibile. Shovlin, invece, è direttore dell'ingegneria di pista Mercedes. [...] Nel corso delle ultime ore si è parlato anche di un coinvolgimento di Riccardo Musconi, attuale head of trackside performance di Mercedes [...], ma queste voci non hanno trovato alcuna conferma".
Trasferimenti fortemente voluti da Lewis ma, di fatto, non del tutto semplici, visto che per loro non si tratterebbe solamente di un cambio di team, ma di un vero e proprio cambiamento di vita, per loro e per le loro famiglie.
"[...] dubbi insiti in Bonnington e Shovlin nel trasferirsi dall'Inghilterra all'Italia. D'altronde non si tratterebbe solo cambiare team, ma anche cambiare nazione, cambiare lingua adattandosi - almeno fuori dalla GeS - a parlare italiano e modificare stile di vita di due famiglie".
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