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03/04/2024 19:45:00

Ricciardo quasi remissivo: «Chiamata Red Bull? Non potevo rifiutare»


News di Marco Sassara

Il momento della rinascita sembra essere durato soltanto pochi mesi per Daniel Ricciardo. Dopo due stagioni al di sotto delle proprie aspettative in McLaren e l’essere rimasto senza sedile per l’anno 2023, la chiamata della Red Bull a sostituire Liam Lawson in AlphaTauri, ora Racing Bulls, aveva spronato l’australiano ad intraprendere un nuovo percorso e a ritornare a vita.

Lo scorso anno, i manager della casa austriaca avevano concesso al pilota di Perth un periodo di prova, dopotutto l’australiano veniva da oltre 6 mesi di stop e inoltre, l’incidente avvenuto in Olanda non ha certo favorito il recupero del suo stato di forma ottimale. Nonostante tutti questi aspetti da considerare, Daniel riuscì a completare l’anno con 6 punti (7° posto in Messico), più di 1/3 rispetto a quelli ottenuti da Tsunoda (17), che avevano convinto i vertici a confermarlo per il 2024.

Cosa è cambiato rispetto al 2023?

Se però lo scorso campionato l’atteggiamento del managment era stato piuttosto attendista nei suoi confronti, adesso non lo è affatto. Ora a Daniel viene richiesto di essere subito al top e di garantire le stesse prestazioni del compagno di squadra. La realtà però, al momento è un’altra: la classifica al termine delle prime tre gare vede Tsunoda in P11 con 6 punti conquistati contro il pesante zero di Ricciardo.

Il tabellone non tiene conto del modo in cui Yuki ha ottenuto il settimo posto a Melbourne, favorito dai ritiri di Verstappen, Hamilton e Russell, nonché aiutato anche dalla sanzione comminata ad Alonso nel finale, giudicato colpevole di aver provocato l’incidente di George. Detto questo però, Tsunoda è stato indubbiamente bravo a farsi trovare nel posto giusto al momento opportuno ed è doveroso che se ne prenda i meriti.

Un approccio quasi remissivo

Dall’altra parte c’è un Ricciardo che sembra non riuscire a trovare la determinazione giusta per tornare ad essere quel pilota che tanto bene aveva fatto in Red Bull contro avversari del calibro di Vettel e Verstappen. Appare in effetti quasi remissivo, quando in una recente intervista rilasciata a 'Viaplay', parlando del suo rientro in F1 al fianco di Tsunoda, afferma: “In quel momento stavo solamente pensando alla mia preparazione. Non credevo mi avrebbero chiamato così presto, invece… È stato sorprendente. Non potevo rifiutare un’opportunità di tale portata”.

Sembra che Daniel negli ultimi anni abbia un po’ perso quella grinta, cattiveria agonistica che lo contraddistingueva. Sorridente, gentleman fuori, agguerrito e furente dentro all’abitacolo.

I rumors parlano di una Red Bull in cerca di un pilota da affiancare a Tsunoda, già nel corso di questa stagione, e se Daniel non farà in modo di convincerli del suo valore, potrebbero trovarlo anche molto in fretta.

Foto: Red Bull

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