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13/06/2024 18:45:00

Mercedes - Wolff gioisce per aver trovato il pezzo mancante, Allison lo sta ancora cercando


News di Marco Sassara

In Canada abbiamo assistito ad un weekend piuttosto strano dal punto di vista delle prestazioni. È quasi sembrato come se la Mercedes e la Ferrari si siano scambiati i ruoli rispetto ad inizio stagione. Se la SF-24 fosse stata colorata nero-argento e la W15 di rosso non ci saremmo quasi accorti della differenza.

Battute a parte, per la squadra di Stoccarda, quello vissuto a Montreal è stato davvero un gran weekend. Russell e Hamilton hanno conquistato un brillante risultato con il terzo-quarto posto, e a dirla tutta all’interno del box si recrimina anche tanto per un errore di George nel corso degli ultimi giri (primo attacco su Piastri al Muro dei Campioni) che potrebbe essergli costato anche qualcosa di più.

Una W15 rinata. Gli aggiornamenti funzionano, con quella luce che parrebbe farsi sempre più grande mentre ci si avvicina alla fine del tunnel. Sarà però effettivamente così?

Wolff esulta

La dirigenza ha pareri discordanti sull’argomento. “Le migliorie sono state il frutto di un lavoro costante alla ricerca della risoluzione dei problemi, non esiste una soluzione magica in F1”, ha esordito il team principal, Toto Wolff nell’intervista riportata da ‘Formula1.com’. “Inizialmente la correlazione dati tra simulatore, galleria del vento e pista sembrava mancare. La vettura era difficile da guidare e subivamo anche un po’ di porpoising. Poi però abbiamo trovato il pezzo del puzzle che ci mancava”. C’è voluto un po’, ma “Ora l’abbiamo inserito”.

“Siamo andati nella giusta direzione dopo Imola e a Barcellona arriveranno altre novità. Il che non guasta. Non so quanto grande potrà essere il nostro step, ma se gli aggiornamenti interagiranno bene con il resto dell’auto il tutto sarà più efficiente e potremo anche ottimizzare l’altezza da terra, ha concluso Wolff.

Il porpoising è il vero Tallone d’Achille della Mercedes. Dopo due anni dall’introduzione dei nuovi regolamenti sta ancora lavorando sull’altezza da terra per non subire troppi rimbalzi. Il fondo che montano le odierne monoposto è stato pensato per lavorare il più radente al suolo e se sei costretto ad alzare l’altezza da terra è chiaro che devi rinunciare a qualcosa in termini di prestazioni.

Allison raffredda gli animi

Stando a sentire Wolff sembra che la squadra abbia imboccato finalmente la direzione giusta, ma prima di poter iniziare ad imbastire qualsiasi tipo di ragionamento, andiamo a conoscere quello che è il pensiero del direttore tecnico a riguardo: “Ci aspettavamo che la vettura si comportasse meglio in Canada rispetto a Monaco, dal momento che si tratta di una pista più tradizionale. Così è stato. L’auto è stata più semplice da guidare, il bilanciamento migliore e i piloti lo hanno apprezzato”.

La finestra di lavoro, proprio come affermava Wolff si è ampliata, ma James Allison nutre ancora qualche preoccupazione: “I progressi sono stati evidenti, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Solo a Barcellona sapremo esattamente quanto. Il circuito spagnolo offre una vasta tipologia di curve, poi farà anche più caldo, quindi sarà un test abbastanza severo in tal senso”.

Quindi, l’incremento prestazionale visto a Montreal è tutto merito della pista? Secondo Allison, magari non proprio tutto, ma quasi: “Gli aggiornamenti apportati hanno reso senza dubbio migliore la W15. Tuttavia, le caratteristiche del layout canadese hanno fatto sembrare la nostra auto più veloce di quello che è realmente. Resteremo competitivi anche nei prossimi appuntamenti, ma non lotteremo nelle prime posizioni come siamo riusciti a fare lo scorso weekend. So cosa ci aspetta e ciò che abbiamo in cantiere, ha concluso il direttore tecnico secondo quanto riporta ‘Motorsport.com’.

Allison non è convinto di aver trovato l'ultimo pezzo del puzzle

In definitiva, per un Wolff che afferma di aver trovato il pezzo del puzzle mancante, c'è Allison che, non convinto, lo sta ancora cercando. Quello del Canada è stato probabilmente un weekend anomalo sia per la Mercedes che per la Ferrari. Dovremo attendere l'esito di Barcellona per avere un'indicazione chiara dello spettacolo che la F1 avrà in serbo per noi per la parte centrale di stagione.

Foto: X, Petronas

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