Oggi, dopo il GP di Gran Bretagna, se mi permettete vorrei iniziare facendo un commento. Non immaginate neanche quanto mi alteri sentire queste parole a fine gara: “Ancora pochi giri e avreste vinto”, oppure “Ancora pochi giri e sareste arrivati a podio”. No, caspita no! La gara si disputa appunto su un totale di poco più di 300 Km (c’è un margine di tolleranza che dipende da circuito a circuito).
Il fatto che un pilota vinca, scegliendo come è accaduto oggi di montare delle gomme Soft, piuttosto che Medie o Hard e nelle fasi finali risulti meno competitivo della concorrenza, ma riesca comunque a vincere la gara o comunque a stare davanti agli avversari, significa che ha fatto la scelta giusta. Se ci fossero stati più giri, magari lui e il suo team avrebbero preso una decisione diversa. Non trovate? In linea di massima… Poi ci sono anche altre squadre che montano le Intermedie con il 'sole' (quasi), ma questo è un altro discorso.
Prima di entrare nei dettagli andiamo a fare il recap delle strategie viste oggi. La gara inizia in condizioni d’asciutto con la pioggia che inizia ad intensificarsi intorno al 25° giro. La tattica che va per la maggiore è la Media/intermedie/Soft scelta dal vincitore della gara Lewis Hamilton e da Norris, Hulkenberg (gran sesto posto), Tsunoda, Sargeant, Magnussen, Ricciardo e Bottas.
L’altra, molto utilizzata, è stata la Media/Intermedie/Media fatta da Piastri, Stroll, Alonso e Albon, mentre soltanto Verstappen è andato su Media/Intermedie/Hard. Sainz invece è andato su Media/Intermedie/Hard/Soft montando le C3 nel finale per ottenere il giro veloce della gara in 1’28’’293. Con lo spagnolo la squadra di Maranello ha preso le decisioni giuste.
Fin qui tutto bene. Le strategie di cui abbiamo parlato finora sono state corrette dal punto di vista meteorologico. Qualcosa poteva essere variato, ma ne parleremo dopo. Arriviamo alle scelte completamente fallate. Come abbiamo detto la pioggia vera è sopraggiunta intorno al 25° giro, ma in verità ha iniziato a piovigginare già intorno al 17°/18° passaggio.
Ferrari, Red Bull e Alpine si prendono un rischio e decidono al 19° passaggio di montare le Intermedie rispettivamente con Leclerc, Perez e Ocon. Decisione più sbagliata non esiste perché andrà a rovinare irrimediabilmente la gara di questi piloti. La pioggia non arriva realmente, le gomme si usurano velocemente e così quando la pista si bagna davvero questi driver sono costretti a montare un ulteriore set di mescole a banda verde.
Ocon fa Soft/Intermedie/Medie/Intermedie/Medie per correggere l’errore, mentre Leclerc fa Medie/Intermedie/Intermedie/Soft. Perez partito dalla pit lane fa Hard/Intermedie/Intermedie/Medie/Soft (non riesce nemmeno a fare il giro veloce), e Zhou fa Soft/Medie/Intermedie/Intermedie/Soft.
La Ferrari ha sbagliato ad improvvisare, e anche la Red Bull. Fortuna che Horner ad inizio gara aveva detto: "Dovremo reagire a ciò che accadrà senza cercare di anticiparlo". Si è visto. Alla Scuderia di Maranello servirebbe un meteorologo.
È stata una gara pazza, quindi è difficile, in così poco tempo, analizzare il GP nella sua totalità. Noi ci concentreremo sulla lotta al vertice. Hamilton vince la gara grazie a due decisioni rivelatesi determinanti da parte della casa di Woking. Siamo al 38° giro. Norris è primo e sia Lando, che Hamilton e Verstappen sono su gomme Intermedie. Lewis ha un ritardo di 2’’, mentre Max si trova a 8’’ dal britannico della McLaren. In pochi minuti gli strateghi papaya prenderanno delle decisioni che faranno perdere al proprio pilota due posizioni.
In prima battuta, a differenza di Lewis e Verstappen non si accorgono che le condizioni della pista sono da asciutto e quando al 39° giro sia Hamilton che Max vanno ai box per montare le slick, Norris resta in pista. Hamilton passa alle Soft valorizzando le caratteristiche della propria vettura (leggi qui). Aveva già dimostrato venerdì che la W15 sapeva gestire queste gomme per un discreto numero di giri e sfrutta tale compound per effettuare l’undercut su Norris, ritrovandosi in testa alla gara al giro successivo con 2’’5 sul connazionale dopo il suo pit (anche lento da parte della McLaren). Il primo errore.
Come secondo sbaglio, Norris monta gomma Soft, una mescola che la McLaren non è capace di gestire per i 13 giri rimanenti. Il che non solo non gli permetterà di lottare con Hamilton, ma gli farà perdere la posizione su Verstappen, andato su Hard, nel corso del 38° giro. Nel frattempo, Piastri sta volando su Medie, il che significa che se Norris avesse montato le mescole C2, non solo avrebbe potuto lottare per la vittoria, ma per certo avrebbe concluso la gara davanti a Max.
La McLaren è competitiva, ma deve ancora migliorare nelle decisioni lato muretto box. La Mercedes invece è in crescita ed essendo un team che sa come vincere delle gare, gli basta una vettura quasi a livello degli avversari per poter centrare delle vittorie. Peccato per Russell, perché se non fosse stato per quel problema all’Intercooler, adesso la casa di Stoccarda starebbe festeggiano probabilmente un doppio podio.
Foto copertina: Mercedes, foto allegate: Pirelli
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