Pur sapendo che la sua avventura in Ferrari volgerà al termine alla fine dell'anno, Carlos Sainz ha iniziato il 2024 con un terzo posto in Bahrain (favorito anche da un problema sulla vettura di Leclerc), seguendo un 1-2 Red Bull.
Successivamente, lo spagnolo è stato costretto a dare forfait nel Gran Premio d'Arabia Saudita, dovendosi operare a causa di un'appendicite.
Tornato in pista - seppur non ancora al 100% in forma - Sainz ha vinto in Australia. Nonostante tale risultato sia arrivato anche per via del ritiro di Max Verstappen, Carlos aveva compiuto una vera e propria impresa: battere la Red Bull per ben due volte in 6 mesi (con il successo di Singapore lo scorso settembre).
Nessun altro pilota c'era riuscito nei 18 precedenti; motivo per cui questo dato era una delle migliori armi che il classe '94 aveva a disposizione per farsi valere nelle trattative di mercato: insomma, dopo il trionfo di Melbourne, doveva trovare una sistemazione.
Eppure, così non è stato: Sainz ha avuto colloqui con diverse scuderie, non riuscendo però a trovare l'accordo finale, che magari sarebbe potuto arrivare facendo un passo indietro sulla durata.
Carlos, infatti, ha sempre ribadito la volontà di un contratto pluriennale, mentre alcuni team - la Mercedes, ad esempio - gli hanno presentato un'offerta per un solo anno.
Da qui la decisione dello spagnolo di attendere, che però (almeno per adesso) non sta pagando: la Red Bull ha rinnovato Pérez, l'Aston Martin ha confermato Alonso e Stroll e la Mercedes stessa potrebbe puntare su Kimi Antonelli.
La strategia di aspettare un'offerta migliore di quelle ricevute da squadre come Alpine, Williams e Stake potrebbe funzionare soltanto in uno scenario: se Max Verstappen passasse, clamorosamente, alla scuderia di Toto Wolff.
In tal caso, la Red Bull sarebbe costretta a rimpiazzare il campione del mondo e Sainz potrebbe essere la miglior opzione disponibile sul mercato.
Insomma, allo stato attuale delle cose, l'essere attendista è costato a Carlos la possibilità di competere in un top team il prossimo anno, rilevandosi così un grave errore. Al giorno d'oggi, lo spagnolo può solo sperare che tutto giri in suo favore, ma ciò è tutt'altro che assicurato.
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