Le seconde prove libere del GP d’Ungheria ci hanno restituito un risultato piuttosto inatteso rispetto a quanto visto nelle PL1. La Ferrari si era ben comportata nelle prime libere grazie ai nuovi aggiornamenti introdotti (Sainz al comando con Leclerc terzo), mentre Verstappen si era fermato al secondo posto seppur testando anche lui il grande pacchetto di novità che la Red Bull ha deciso di introdurre in Ungheria.
Nel corso delle PL2 è quasi cambiato tutto. Sin da subito la Ferrari non ha mostrato lo stesso piglio della precedente sessione. Va detto che nelle FP1 le temperature asfalto hanno rasentato i 60°C, mentre poi al pomeriggio si è rimasti costantemente al di sotto dei 50°C. Questo è un fattore che potrebbe aver contribuito. Tuttavia non possiamo trascurare le difficoltà incontrate dal team di Maranello. Leclerc è andato a muro in curva-4 perdendo il controllo della sua vettura mentre stava cercando di migliorare il proprio crono ancora con il primo set di gomme. Le difficoltà di Carlos sono invece emerse maggiormente nelle prove effettuate con tanto carburante a bordo, piuttosto che nelle simulazioni di qualifica.
Entriamo nei dettagli. I giri effettuati in modalità high-fuel sono stati condotti essenzialmente su gomme Medie. Gli unici che hanno fatto eccezione sono stati Norris e Piastri su Hard e Hamilton su Soft. Purtroppo ai piloti non è rimasto molto tempo da dedicare alla raccolta dati, in quanto la bandiera rossa chiamata in causa da Leclerc ha causato circa 15 minuti di stop.
Con le temperature asfalto, che durante i long run, si attestavano attorno ai 44°C, andiamo a rivelare quelli che sono i valori emersi dalla giornata del venerdì. La Red Bull porta una vettura completamente rivista (pacchetto destinato a Verstappen), ma è Perez il pilota più in forma. Guardando i tempi e il grafico allegato, Checo appare senza rivali (l’unico ad avere un ritmo medio inferiore all1’24’’). Il messicano riesce a gestire le Medie meglio del compagno di box e si mette nella posizione migliore in vista della gara.
Norris subito dietro in 1’24’’145, su gomma Hard (secondo chi scrive lo pneumatico con il maggior potenziale viste le alte temperature) e Verstappen al seguito in 1’24’’221. Male la Ferrari che con Sainz sulle Medie riesce quasi a fare peggio di Hamilton sulle Soft. Russell mostra un bel ritmo con le Medie, mentre accusa un po’ di difficoltà Piastri sulla Hard.
Tutta porta ad una nuova sfida Red Bull-McLaren per la vittoria del weekend. C’è anche un ulteriore fatto da sottolineare. Non sappiamo da cosa siano dipesi gli ultimi due giri ‘lenti’ di Norris sul finale dello stint (potrebbe anche aver deciso di nascondersi un po'). Pensate che se non li inserissimo all’interno del conteggio, Lando sarebbe ancora più vicino a Perez in termini di ritmo (1’23’’985). Il team di Woking resta dunque in agguato. Domenica potremmo assistere nuovamente ad un bel confronto.
Difficile capire perché Verstappen, con gli aggiornamenti, sia risultato più lento di Perez, senza. Forse in Red Bull devono ancora trovare la giusta messa a punto della vettura. Se Checo dovesse confermarsi più veloce di Max con il vecchio pacchetto, porterebbe il team a porsi delle importanti domande in vista del GP del Belgio.
Per quanto riguarda le differenze tra le vetture di Perez e Verstappen, il nuovo pacchetto d'aggiornamenti introdotto dalla Red Bull prevede diverse migliorie, anche nascoste. Checo e Max condividono quasi tutto (elementi meccanici e fondo). Le parti che Sergio si porta dietro dalla vecchia configurazione sono il cofano motore, le pance e l'ala anteriore (Checo monta davanti la soluzione vista in Spagna).
Foto: Red Bull Racing
Leggi anche: LIVE - Prove Libere 2 GP Ungheria 2024
Leggi anche: Per quale squadra guiderà Sainz nel 2025? Gasly chiama e Carlos risponde
Leggi anche: Ferrari, Leclerc spiega gli ultimi risultati: «Ho estremizzato il set-up per comprendere la SF-24»
Leggi anche: Colpo di reni Ferrari, novità sulla SF-24 già in Ungheria. Vasseur: «Saremo protagonisti»