Oliver Bearman ha raccontato, in un'intervista rilasciata al canale Youtube High Performance, le sensazioni provate al suo debutto in Formula 1 con la Ferrari in Arabia Saudita.
Queste le dichiarazioni del giovane pilota britannico a riguardo: "Quando ho visto la chiamata di Vasseur, sapendo che Carlos [Sainz, ndr] non si sentiva bene, ho sentito un po' di adrenalina".
"Sono entrato subito in macchina ed ero così nervoso, sapevo che sarebbe stata una montagna da scalare. Tutti in Ferrari, Fred [Vasseur, ndr] in particolare, mi hanno subito fatto capire che non c'era alcuna aspettativa nei miei confronti, volevano semplicemente che facessi tutto passo dopo passo".
"Mi hanno detto di non fare un incidente, ma sapevo che quelle 48 ore sarebbero state fondamentali per la mia carriera. Per fortuna è andato tutto bene".
"Quando sono arrivato nel paddock ho visto una folla di telecamere impressionante: quello è stato il momento in cui ho realizzato che tutto stesse succedendo davvero e che fosse la mia grande chance".
"Nonostante avessi già lavorato tanto al simulatore, chiaramente in pista è tutto diverso. Ho dovuto imparare tutto quello che dovevo fare in qualifica nell'unica ora di prove libere".
"Dal punto di vista fisico, sapevo benissimo che avrei faticato. Ogni curva è 20-30 km/h più veloce, fisicamente non ero pronto per la F1 e forse non lo sono ancora".
"Al tempo ero molto deluso di non essere entrato in Q3 per un errore, ma ripensandoci sono abbastanza orgoglioso di quello che sono riuscito a fare".
"Non ho avuto il tempo di pensare a qualsiasi altra cosa che non fosse importante per la preparazione del giro, ad esempio guardare i dati per capire dove stessi perdendo tempo da Charles [Leclerc, ndr]".
"Vasseur mi ha visto toccare il muro in qualifica qualche volta e mi ha detto: 'Ok, adesso basta' [ride, ndr]. Mi ha guidato molto bene e mi ha tenuto con i piedi per terra".
"Sicuramente è stato molto importante per me avere in lui una figura di riferimento prima di ogni sessione. Anche Charles mi ha aiutato tantissimo, ha capito che ero nervoso".
"Quel weekend ho davvero capito che tipo di persona è [Leclerc, ndr], e ho tantissimo rispetto per lui", ha detto Bearman in conclusione.
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