Adrian Newey e la Red Bull hanno annunciato il proprio divorzio lo scorso 1 maggio. Sono trascorsi quasi quattro mesi da quel giorno e nonostante è sicuro che il tecnico britannico il prossimo anno inizierà la sua avventura all’interno di un’altra squadra, a Newey è stato richiesto di restare ancora con il team fino al primo trimestre del 2025.
Ovviamente Newey ha dovuto cambiare ufficio e mansioni, dedicandosi ad altri progetti che richiedono comunque la sua attenzione. Il caso ha voluto che da quel 1 maggio, il gap che aveva accumulato la Red Bull sugli avversari è andato man mano a ridursi, fino ad assistere ad un GP d’Olanda quasi interamente dominato dalla McLaren, con Norris capace di vincere la gara con circa 23’’ di vantaggio su Max.
All’interno del Paddock di Monza, i media presenti hanno raggiunto Verstappen per chiedergli se ci fosse un qualche tipo di correlazione tra l’addio di Newey e questo calo di performance. Domanda alla quale il 3 volte iridato ha risposto subito con molta onestà: “Da quando se ne è andato è stato più difficile”.
Una risposta molto sincera, che però non preclude l’analisi del pilota che poi ne consegue: “Se qualcuno se ne va dalla squadra all’improvviso e contemporaneamente si assiste ad un calo delle prestazioni, questo non vuol dire che le due cose siano necessariamente collegate. Normalmente non lo è. La macchina è sempre la stessa”, riporta ‘GPBlog.com’.
Con l'addio di Newey, Verstappen non ha perso solo un tecnico importante, ma anche un confidente all'interno del paddock. Insieme costituivano un duo molto affiatato. Spesso li si vedeva parlare molto quando ad Adrian era concesso frequentare il Circus. Con il suo addio dunque, ci si chiede se la loro relazione possa averne risentito.
A parere di Max sembrerebbe proprio di no: “Ultimamente non ci sentiamo molto. Ha cambiato ufficio, ma continuiamo ad avere un buon rapporto. Questo non è mai stato un problema tra di noi. Se ci incontriamo parliamo”. Alla domanda se gli argomenti possano riguardare le performance dell’auto il campione olandese ha concluso: “No. Penso sarebbe anche ingiusto chiederglielo”, riporta ‘GPBlog.com’.
Foto: Red Bull Racing
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