I weekend caratterizzati dal format della Sprint Race hanno i loro aspetti positivi e negativi. Il lato negativo è che solitamente la gara diventa una ripetizione della Sprint, quello positivo invece è che, avendo avuto modo di testare il comportamento delle gomme nella gara di 100 km, i tecnici si sono fatti un’idea molto precisa di quella che potrà essere la migliore strategia da adottare nel corso del GP.
Prima di esporvi le nostre considerazioni in vista del GP degli USA 2024 (giro di formazione ore 21:00), andiamo a conoscere quello che è stato il pensiero della Pirelli al termine della giornata del sabato: “La Sprint ci ha fornito l’opportunità di visionare il comportamento della Medium C3 sulla lunga distanza (è stata l'unica gomma utilizzata nel corso della mini-gara, ndr). Probabilmente sarà lei la mescola più utilizzata in gara. I dati raccolti non sono stati nulla di sorprendente, ma comunque molto interessanti. Dal momento che non si perde molto tempo ai box (20’’5 il valore medio della sosta, dati Pirelli), il doppio pit stop rappresenta sulla carta la soluzione migliore per terminare il GP nel modo più veloce possibile. Con 19 team su 20 che hanno adoperato un set di Hard già nelle FP1, la prima scelta dovrebbe ricadere sull’impiego di due mescole Medie e un set di gomme a banda bianca C2”, afferma Mario Isola alle colonne dell’azienda.
“Ci aspettiamo che montino tutti la C3 alla partenza”, ha proseguito il direttore motorsport Pirelli. “Il che dovrebbe aprire a due strade: M-H-M con i pit stop che dovrebbero avvenire tra il 16° e il 22° giro per montare la bianca e il 35-41° per andare nuovamente su C3 gialla; oppure M-M-H con la prima sosta che avverrebbe tra l’11° e il 20° passaggio e la seconda tra il 32° e il 38°. L’ultima remota opzione riguarda l’utilizzo di tutte le mescole. In tal caso partenza su C4 Soft, Hard montata tra il 10° e il 14° giro, per poi concludere la gara su Media rientrando ai box tra la 34° e la 40° tornata”.
Secondo chi scrive è alquanto possibile. Nella Sprint, che si disputa sulla distanza di 1/3 del GP principale della domenica, la Media ha dato dei buoni segnali. Non sorprendenti, come li ha definiti Isola, ma buoni.
Ricordando che I piloti presenti in top ten hanno adoperato un set di gomme C3 usate, abbiamo visto che Verstappen è riuscito a mettere a segno il giro veloce della Sprint proprio all’ultimo passaggio. Questo la dice lunga sull’usura dello pneumatico, ancora in ottime condizioni in quel momento della gara.
Ieri faceva molto caldo, temperature asfalto attorno ai 40°C. Se tale scenario dovesse ripetersi anche oggi potremo assistere a diverse tipologie di strategie (opinione di chi scrive). Nel corso dell’ultimo passaggio nella Sprint Race, Max ha girato in 1’37’’463 (il best della gara), Sainz in 1’37’’552, Norris in 1’40’’406 (Leclerc condizionato dal seguire il ritmo di Lando), Piastri in 1’37’’567, Russell 1’38’’785.
È chiaro che Verstappen e Ferrari ne avessero ancora e avrebbero anche potuto effettuare qualche altra tornata con quel set di Medie. Norris potrebbe aver spinto un po’ di più all’inizio e sarebbe dovuto rientrare ai box al contrario del compagno Piastri che ha tenuto un ritmo più blando inizialmente partendo nelle retrovie.
L’usura sembra penalizzare dunque un po’ McLaren e Mercedes finora, il che ci porta a pensare che queste due squadre farebbero meglio ad attenersi al piano della Pirelli per la gara odierna (M-M-H o M-H-M).
Forse la Pirelli non crede troppo nella bontà della Media, ma noi pensiamo che Red Bull e Ferrari potrebbero anche azzardare qualcosa di diverso, magari provare a portare a termine la gara su una sosta Medium-Hard, cosa che potrebbe riuscire se effettuassero la sosta dopo il 20° passaggio. Tale opzione potrebbe tornare utile se nel finale dovesse presentarsi una Safety Car e dunque avere l’opportunità di effettuare una sosta (‘gratuita’). Circostanza in cui si potrebbe montare una Media che a quel punto darebbe un vantaggio consistente, oppure addirittura una gomma Soft, qualora non ci fossero tantissimi giri da dover sostenere fino alla bandiera a scacchi.
Montare la Soft al via non pensiamo possa dare un grande vantaggio, al contrario, se utilizzata nel finale di gara potrebbe fare una bella differenza soprattutto se gli avversari si ritrovassero a girare con una gomma molto stanca in termini di giri percorsi.
Anche se il COTA è stato interessato da un’importante riasfaltazione, resta comunque una pista che impegna non poco le gomme, quindi l’undercut sarà un’arma che tutti gli strateghi cercheranno di utilizzare se ne avranno l’opportunità.
Foto: Ferrari, Foto infografiche: Threads, Pirelli
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