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25/03/2025 20:30:00

In Red Bull sta avvenendo qualcosa di sbagliato. L'addio di Newey è la causa o l'effetto?


Articolo di Marco Sassara
Siamo tifosi, e da tifosi, a volte, ci lasciamo prendere da facili commenti. Concentrandoci esclusivamente sul mondo Red Bull ce ne vengono in mente alcuni: “Solo Verstappen sa guidare la RB21”, ed era così anche con la RB20, il che porta a degli altri ancora più scontati: “Lawson non è degno di essere il compagno di Max”, affermazione che fino a qualche settimana fa avrebbe riguardato Perez.

Siamo tifosi, e da tifosi, a volte, ci lasciamo prendere da facili commenti. Concentrandoci esclusivamente sul mondo Red Bull ce ne vengono in mente alcuni:Solo Verstappen sa guidare la RB21”, ed era così anche con la RB20, il che porta a degli altri ancora più scontati: Lawson non è degno di essere il compagno di Max”, affermazione che fino a qualche settimana fa avrebbe riguardato Perez.

Le nostre prossime parole non sono mosse da un’analisi tecnica accurata di ciò che da qualche mese/anno, sta accadendo dentro le mura di Milton Keynes, ma per lo più dai fatti. Anche perché, per quanto se ne possa parlare, intervistare i tecnici e ascoltare il parere dei piloti, ciò che accade nel box dell’olandese e in quello del compagno di squadra, lo sanno esclusivamente loro e loro soltanto. Di una cosa potete starne certi, non lo verranno a dire a noi. La verità almeno.

In Red Bull stanno facendo qualcosa di sbagliato, che non funziona

Proviamo dunque a fare un gioco. Pensate ad una qualsiasi squadra di Formula 1 che stia correndo nel 2025 o nel 2024 e guardate il gap prestazionale che Lawson riporta da Verstappen in qualifica. Adesso comparatelo con quello di qualsiasi altro team. Il povero Liam, nelle qualifiche del GP di Cina si è preso la bellezza di oltre 7 decimi dal compagno Max, 1’’2 se facciamo il raffronto tra Q1 e Q3. Quale altra coppia piloti registra dei simili gap interni? Vi risparmiamo la fatica di controllare: nessuno. I piloti a terminare la qualifica con il gap più alto, oltre a Lawson sono stati Bearman e Antonelli a 4 decimi dai rispettivi compagni. Divario importante, ma comprensibile vista la loro natura di rookie.

Anche Perez lo scorso anno registrava dei deficit simili nei confronti del 4 volte campione del mondo. Ricordiamo Las Vegas dove venne escluso in Q1 con 9 demi di ritardo solamente nella prima sessione. Che il valore di Lawson sia tutto da verificare, è una favoletta alla quale possiamo anche credere, ma Perez? Un pilota capace di vincere GP e aiutare anche il team a vincere dei titoli costruttori nelle annate precedenti? 

No. In Red Bull è cambiato qualcosa. A Milton Keynes stanno facendo qualcosa di sbagliato, che non funziona. Non può essere che un pilota lotti per la pole, la vittoria e l’altro è un miracolo se riesce ad ottenere il pass per andare in Q2. Che Verstappen possa riuscire ad estrarre qualcosa in più rispetto ad un altro pilota ci può stare, ma non così, soprattutto non così improvvisamente, da un GP all'altro come è successo a Perez.

Se dovessimo credere alla favoletta che vogliono raccontarci, dovremmo pensare che solamente Verstappen è in grado di guidare la RB21 e senza di lui il team incontrerebbe le stesse difficoltà della Sauber, dell’Alpine o dei cugini della Racing Bulls a chiudere in Top-10. Uno scenario al quale molto probabilmente faticheremmo a credere anche se lo vedessimo con i nostri occhi.

Vi lasciamo metabolizzare questo ragionamento salutandovi con un quesito. E se l’addio di Newey e di alcuni tecnici di rilievo non fosse la causa del problema, ma sia invece l’effetto?

Foto: Red Bull Racing

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