Il sistema di voto introdotto dalla Formula 1 nel 2016 inizia a dare segni di profonda inadeguatezza al livello dello spettacolo che ci viene offerto ogni weekend da piloti e membri dei team.
I primi due GP della stagione ci hanno restituito, o forse è meglio dire che è stato il pubblico da casa a farlo prendendo parte alla votazione, due ‘Driver of the Day’ abbastanza discutibili. Se nell’evento di apertura l’onorificenza data a Norris è stata mascherata dalla vittoria ottenuta in gara, in Cina scoprire che Antonelli era stato il pilota più votato, dopo una prestazione che lo aveva visto terminare all’ottavo posto (situazione pre-squalifica Ferrari), ha suscitato un po’ di stupore nello stesso pilota e nel pubblico a casa.
Uno stupore misto anche ad un po’ di malcontento se vogliamo. Sia chiaro. Antonelli è un rookie e in quanto tale non dobbiamo aspettarci possa fare sempre delle prestazioni a livello di quella con cui ci ha deliziato a Melbourne. In quell’occasione meritava di essere eletto ‘Driver of the Day’. Vederlo riuscire a terminare la gara in P4 dopo essere scattato dalla P16, nel suo GP d’esordio, è stato davvero incredibile.
In Cina però è stato autore di una prestazione priva di carattere. A Shanghai si è limitato a fare il compitino. Parte ottavo e chiude ottavo. Riesce ad avere la meglio di Hadjar, ma poi soffre il duello con la Haas, che Ocon vince tra l’altro terminandogli davanti. Lo diciamo ancora, per essere il secondo GP va bene, Kimi sta mostrando una grande maturità e crescerà piano piano, ma non ha fatto nulla per meritarsi di essere nominato ‘Driver of the Day’.
Questo ha messo in luce le criticità del sistema. Una votazione che viene aperta a pochi giri dalla fine e a cui non partecipano tutti, non permette di fare una reale fotografia di ciò che è accaduto in pista. Non è bello e non rende giustizia al lavoro fatto dai piloti presenti sul tracciato.
Foto copertina: X, Mercedes; Foto interna: X, Mercedes
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