Il GP del Giappone ha svelato un insolito Albon fuori dalla righe: il thailandese, che ha concluso la gara in nona posizione, è stato autore di numerosi team radio infuocati contro il suo muretto box. Un comportamento che ha destato curiosità a molti visto che il pilota Williams non è mai stato così. Nel post gara, ha spiegato cosa è accaduto, svelando i retroscena di quelle conversazioni.
"Il mio nervosismo? In termini di strategia era più che altro. Non pensavo che dovessimo perdere tempo dietro Max, perché ci ha superato, quindi abbiamo perso circa un secondo e mezzo su Isack in quel processo. Sicuramente dopo mi spieghieranno il motivo di questa scelta ma, in quel momento, mi è sembrato di aver sprecato un secondo e mezzo" ha ammesso.
Successvamente Albon ha aggiunto che la sua concentrazione era rivolta più alla cattura di Hadjar che a mantenere la sua posizione su Bearman - "Ovviamente avremmo potuto fermarci ai box nello stesso giro di Ollie e anche il giro prima, ma non avremmo avuto alcun problema. Nella mia testa quando guido, la mia lotta è sempre con la macchina che ho davanti, non con quella dietro. Ma credo che anche seguendo il mio istinto, non avrei avuto il passo di Isack, la nona posizione era il massimo che potevamo raggiungere qui" ha sottolineato.
Infine al pilota thailedense è stato chiesto di come fosse andata la sua gara: "Penso sia stata noiosa, quindi per questo hanno continuato a usare i miei messaggi radio" ha scherzato - "Scherzi a parte, il vento in alcune curve non ha giocato a nostro favore. Penso che venerdì la macchina con quel vento ci si addiceva di più, e sabato e domenica ha fatto un'inversione di 180 gradi. Ma abbiamo comunque segnato punti, e questo dimostra che anche nei giorni in cui non siamo al top, riusciamo comunque a segnare qualche punto, quindi sì, sono molto contento" ha concluso
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Foto copertina www.williamsf1.com