Dici lotta interna per la conquista del titolo mondiale e gli appassionati della Formula 1 pensano subito a due grandi del motorsport: Senna e Prost. Guarda caso, due piloti che hanno infiammato il pubblico con le loro sfide proprio con indosso i colori della McLaren.
La stagione 2025, potrebbe risultare non troppo avvincente per il livello offerto in termini di competitività tra le varie vetture di testa, però, fortuna nostra, a breve, come si entrerà nel vivo della competizione, potrebbero essere gli attuali piloti di Woking ad intrattenerci con le loro battaglie.
Scintille, ruota a ruota, incidenti, guerra psicologica ai box, a quale stratagemma ricorreranno Norris e Piastri per vincere il titolo? E cosa più importante, la sfida si accenderà davvero di colpo, oppure resterà piatta come fino a questo momento?
Domande a cui ha risposto, con sentimenti contrastanti misti a fremito e preoccupazione, il CEO della casa papaya, Zak Brown, il quale è fermamente convinto che le scintille non solo arriveranno, ma dovremmo forse anche attendercele da un weekend all’altro: “È un testa a testa. Stanno gareggiando duramente anche se non c’è ancora stata una battaglia epica tra loro. Quel giorno arriverà, lo attendo anche io”.
Proseguendo l’americano rivela anche una delle ragioni che secondo lui porterà ad un acceso confronto tra i due. Un duello che potrebbe anche minacciare la tanto invidiata armonia interna che il team ha impiegato anni a costruire: “Piastri diventerà sempre più forte. Dobbiamo chiederci quando accadrà, non se accadrà. Stiamo tutti aspettando che accada, ma internamente, per noi, non sarà un grande momento. Contiamo sull’avere un buon rapporto in squadra e quindi, a prescindere da quello che accadrà, si stringeranno comunque la mano alla fine”, riporta 'Motorsport-magazine.com'
Il desiderio del manager statunitense e in toto, della McLaren, sarebbe ovviamente quello di veder vincere uno dei suoi piloti dopo che questi abbiano regalato ai fan un mondiale da sogno. Un campionato che possa essere ricordato negli anni a venire, con Norris e Piastri, che, accada quel che accada, riescano poi a dividere il box dalla pista e viceversa. Nessuno però è nato ieri ed è chiaro che il rischio che i rapporti tra i due si incrinino diventa ogni giorno più alto. Salutare dunque la propria armonia interna, potrebbe essere il prezzo del successo, il prezzo di aver fatto una grandissima vettura e il prezzo di vedere poi un pilota papaya alzare la coppa più bella, il trofeo del campione.
Sempre che Verstappen dia il suo benestare.
Foto: McLaren
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