La Red Bull, anche nel 2025, si è resa protagonista decidendo di effettuare un cambio di line-up a stagione in corso. Questa volta però non ha atteso di vedere dei progressi nel giovane in cui aveva riposto fiducia durante l’inverno. Sono bastate due gare perché i vertici decidessero di spostare il giovane Liam Lawson in Racing Bulls e di promuovere Yuki Tsunoda al fianco di Verstappen.
C’erano molte aspettative attorno all’arrivo del nipponico a Milton Keynes, pressione che Yuki si era caricato anche da sé, affermando che nel suo GP di casa avrebbe potuto lottare per il podio. In molti lo davano come successore di Perez lo scorso anno e vedere la dirigenza decidere di puntare su un pilota che poteva essere definito un rookie per certi versi, anziché sul più esperto Yuki, era stata una vera sorpresa.
Tuttavia, proprio come altri prima di lui, anche Tsunoda sta facendo molta fatica a comprendere la RB21, la vettura con cui Verstappen ha addirittura vinto una gara e che gli sta permettendo di tenere vivo il mondiale costruttori, in cui occupa una brillante terza posizione a 12 punti dalla vetta.

Parlando ai microfoni dei media, dopo la gara di Sakhir, la seconda delle tre sostenute da Yuki in Red Bull (anche se la terza è finita al primo giro a causa dell’incidente avuto con Gasly), il giovane ha dichiarato quello che crede sia il suo problema principale con la RB21 e evidenziato invece l’area dove Verstappen, al contrario, eccelle e fa invece una grande differenza.
“Max riesce a percepire più cose di me in macchina. Riesce, ad esempio, ad adattarsi subito alla diminuzione delle temperature che si ha da Q1 a Q3. Sa come scaldare le gomme a seconda delle condizioni” e questo lo mette in una situazione migliore rispetto al nipponico. Il quale, da parte sua ammette: “Io non ho provato questa sensazione. Non provo le stesse sensazioni che avevo guidando per la Racing Bulls. Non riesco ancora a provarle”, riporta ‘Autosport.com’.
Una delle poche spiegazioni che il giapponese si dà risiede nel suo approccio: “Forse non guido in modo totalmente rilassato. Però credo che questo tipo di dettagli riescano a fare davvero la differenza con questi regolamenti”. Saper sfruttare bene le gomme può darti un bel vantaggio, “Anche di un decimo o alcuni millisecondi ad ogni curva”, ha concluso.
Le gomme sono il punto forte di questo regolamento. Riuscire a mettere gli pneumatici nella giusta finestra può permettere a un pilota di lottare per la vittoria, o al contrario, farlo sembrare un esordiente alle prime armi.
Suzuka, Sakhir e Jeddah, sono state solamente le prime tre gare per il nipponico sulla Red Bull. La situazione è sicuramente più complicata di quanto si aspettasse all’inizio, ma il tempo per recuperare c’è. Sempre che gli venga concesso dal Dr Marko e compagni.
Foto: Red Bull
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