Si conclude bene la giornata del venerdì in casa Ferrari. Almeno per quanto riguarda le performance. La McLaren ovviamente è sempre la squadra da battere certo, però, nonostante le tante lamentele dei piloti, la SF-25 ha fatto vedere delle buone cose oggi. Segno che i piccoli aggiornamenti introdotti a Imola (rear corner, rear wing e beam wing) potrebbero aver funzionato.
Se guardiamo prettamente le performance scaturite dalle simulazioni di qualifica, la McLaren dovrebbe avere qualcosa in più (forte anche dei recenti aggiornamenti: rear corner, rear wing, beam wing e sospensione anteriore). La Ferrari però potrebbe giocarsela a viso aperto con Antonelli e Russell (gli aggiornamenti Mercedes includono la sospensione anteriore, la front wing e il cofano motore), ma anche con Verstappen (la Red Bull ha portato un nuovo cofano, ha lavorato sulla sospensione posteriore e sul rear corner).
L’Alpine è stata un po’ una sorpresa finora (pochi aggiornamenti per la squadra francese: engine cover e ala anteriore), ma Gasly potrebbe aver usufruito di una mappatura un po’ più spinta, o di un carico di carburante inferiore alla concorrenza. La battaglia per l’ultimo gradino del podio includerà solamente Mercedes, Ferrari e Red Bull. La vicinanza di Leclerc al gruppo, a 33 millesimi da Max e a 75 da George è molto promettente anche considerato lo stato di salute del monegasco, oggi ancora un po’ debilitato dall’influenza. Hamilton invece è rimasto un po’ più arretrato nella ricerca della prestazione pura, ma poi è andato meglio in ottica gara.
Osservando i tempi si nota subito il testa a testa al millesimo tra le due McLaren di Norris e Piastri, racchiuse in una differenza di ritmo di 0,045’’. La Ferrari stavolta però non è affatto distante. Neanche 2 decimi separano Norris da Leclerc. Leggermente meglio Hamilton rispetto al monegasco, se si guardano i dati, ma se osserviamo i giri effettuati nel corso dello stint si evince che all’interno del duo Ferrari, Charles è senza dubbio il più costante.
Della Mercedes, troviamo Antonelli sorprendentemente vicino alle vetture di Maranello. La brutta prestazione ottenuta sul giro secco aveva messo un po’ in ombra Kimi durante le FP2, ma il ritmo con carico di carburante è molto consistente. L’Italia viene scossa da questo bellissimo venerdì e ora attende con ansia le prossime sessioni del weekend. Più arretrato Russell, ma pur sempre competitivo, poi leggermente più staccato Verstappen e infine Tsunoda.
Oggi pomeriggio la maggior parte dei piloti ha testato il loro ritmo su Medie C5. La nuovissima Soft C6 portata in pista dalla Pirelli verrà probabilmente utilizzata soltanto in qualifica. Con il tempo della sosta elevatissimo, stimato ad Imola in 27’’, compreso il passaggio in pit lane, si cercherà probabilmente di concludere la gara mediante una sosta Medium-Hard. Tutto dipenderà comunque dall’usura e dalla gestione che i piloti riusciranno a fare della C5, mescola utilizzata in molti GP come gomma Soft. Qualora il ritmo dovesse alzarsi come accaduto oggi a Russell nel finale dello stint, dopo una 15ina di passaggi appena, probabilmente si opterà allora per una tattica a due soste M-H-H (da programma sono 63 i giri da completare).
Le Ferrari e la Mercedes sono molto competitive, specie nel secondo caso con Antonelli, ma con il ritmo mostrato dalla McLaren, il terzo gradino del podio è il massimo a cui questi piloti possono sperare. Il passo gara è importante, ma non è tutto a Imola. Per puntare al podio servirà una bella qualifica. Russell e Verstappen sono un po’ più distanti in termini di ritmo, ma se dovesserro scattare davanti, sorpassarli potrebbe diventare più che complicato, quasi impossibile sul tracciato intitolato ad Enzo e Dino Ferrari. Per vedere dei sorpassi dovremo sperare in una buona differenza di passo, superiore anche ai 7 decimi/1 secondo, che potrebbe scaturire soprattutto dalla gestione che i piloti riusciranno a fare degli pneumatici (tra gomme che si usurano e mescole fresche montate durante i pit stop).
Foto: X, Ferrari
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