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19/05/2025 20:15:00

Ferrari: Leclerc e Hamilton esasperati. Il valore aggiunto che nessuno gli riconosce


Articolo di Marco Sassara
In questi primi GP della stagione, in casa Ferrari c’è sempre stata una costante: frustrazione, delusione e sconforto sui volti dei piloti della storica squadra di Maranello. Quando si vedono scene simili all’interno del paddock, il pensiero va subito...

In questi primi GP della stagione, in casa Ferrari c’è sempre stata una costante: frustrazione, delusione e sconforto sui volti dei piloti della storica squadra di Maranello. Quando si vedono scene simili all’interno del paddock, il pensiero va subito alla vettura, troppo carente rispetto alla concorrenza. Ci si prova dunque ad immedesimare in loro, cosa dovrebbero fare, cosa potrebbero fare di diverso per invertire le sorti di una stagione iniziata male e che non riesce ad incanalarsi sul binario giusto?

Ecco, è proprio questo il punto. Leclerc e Hamilton non sono soltanto abbattuti per la mancata possibilità di lottare per il titolo, ma al momento sono anche esasperati. Snervati dal fatto di dare tutto sé stessi, guidare costantemente fuori dalla loro zona di comfort, lottare contro i limiti della SF-25, superarli anche spesso e volentier,i e poi non ricevere i giusti meriti.

Non è colpa di Hamilton e Leclerc se si ritrovano a guidare una vettura così problematica

Quante vole abbiamo già sentito dire quest’anno da Leclerc: “Una delle mie migliori prestazioni in carriera, ma sono solamente...” quarto, quinto o quello che è. Dipende dalle circostanze. A Jeddah ha fatto una gara impressionante ed in quel caso è stato almeno ricompensato con il podio. Ieri a Imola si è reso autore di un’altra gara altrettanto strepitosa, ma purtroppo, ritrovatosi a correre con delle gomme eccessivamente usurate a fine gara, ha dovuto desistere agli attacchi di Hamilton e Albon cedendo loro la posizione.

Tanti poi stanno criticando Lewis per questo suo inaspettato inizio di stagione al di sotto delle aspettative. Dovremmo ricordarci però che il britannico è sempre un sette volte campione del mondo e in quanto tale, lottare per la quarta o sesta, o addirittura 12°esima posizione non fa alcuna differenza. L’atteggiamento di Lewis sembra quello di un pilota che sta dedicando anima e corpo nella ricerca di tutti i problemi della SF-25 per trovare un modo di risolverli.

Non si vince una Sprint a caso, come non arrivano prestazioni come quella di ieri a Imola dal nulla. Charles e Lewis sono stati quasi sullo stesso piano sul circuito italiano. La differenza nel risultato l’hanno fatta prevalentemente le gomme. Non dimentichiamoci poi che quando si è costretti a lavorare, a guidare costantemente fuori dalla zona di comfort, la probabilità di commettere errori aumenta notevolmente. Leclerc e Hamilton danno il massimo, da nessuno arriva il giusto riconoscimento e in più vengono subito criticati al primo misero errore.

La colpa non è loro se si ritrovano a guidare una vettura così problematica, ma per la gente, è quasi come se lo fosse.

Foto: Ferrari

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