Cielo sereno e temperature estive per la giornata odierna qui a Barcellona. La qualifica vista nella giornata di ieri, nonostante l’introduzione della nuova TD018, ha confermato e se vogliamo reso, almeno per il momento, la McLaren ancor più competitiva in termini di prestazione pura (qui l’approfondimento).
Ha reso invece certamente più interessante la lotta tra le squadre alle loro spalle, ovvero tra Red Bull, Mercedes e Ferrari. La griglia di partenza vede in Spagna il quattro volte campione del mondo Verstappen in terza posizione, Russell in quarta, Hamilton in quinta, Antonelli in sesta e Leclerc in settima.
Anche se i sorpassi, vedendo anche ciò che sta succedendo in F2 e F3, su questa pista, sono particolarmente difficili da effettuare, le strategie potrebbero dar modo a qualche pilota di inventarsi qualcosa di diverso per recuperare così qualche posizione.
Prima di darvi la nostra opinione, come di consueto, andiamo a conoscere il pensiero rilasciato da Mario Isola (direttore motorsport Pirelli) al termine della sessione di qualifica: “Tradizionalmente, quello di Barcellona è un circuito che mette sempre a dura prova gli pneumatici. La Medium e la Soft saranno le più utilizzate in quanto credo che la doppia sia la strategia obbligata. La Hard scivola un po’ troppo e quindi è un po’ più penalizzante in termini di tempo sul giro. Detto questo, la combinazione Soft-Medium-Soft risulta la più veloce sulla carta”.
Tra l’altro, come indica il manager italiano, “Ci sono tre piloti che sono riusciti a mantenersi due set di Medium per la gara (tra questi Leclerc e la coppia Haas, come evidenzia la Pirelli nel comunicato, ndr). Chi deciderà di partire con la Soft lo farà per cercare di sfruttare il maggiore grip garantito da questa gomma nelle fasi iniziali. Il primo stint dovrebbe durare almeno fino al 12° giro, poi le simulazioni ci dicono che il secondo e il terzo stint dovrebbero essere un po’ più lunghi: Medium C2 fino al giro 40 e successivamente Soft fino a fine gara. Chi vorrà invece usufruire di due set di Medium dovrà fermarsi qualche giro prima. Ricordiamo che l’undercut sarà molto potente”, ha concluso Mario Isola.
Negli ultimi anni, il GP di Spagna è stato caratterizzato da una gara in cui hanno prevalso le due soste. Lo scorso anno ad esempio, la tattica S-M-S, almeno tra i piloti della top ten, è stata quella che è andata per la maggiore e probabilmente sarà così anche quest’anno, ma è davvero tutto scritto? Attenzione alle sorprese.
Russell e Piastri hanno dimostrato già venerdì di poter fare una gran gestione della Soft e della Media, percorrendoci circa una ventina di giri. Ora pensare di poter effettuare solamente una sosta del tipo Soft-Hard ci appare alquanto difficile, però Medium-Hard potrebbe invece essere una strada percorribile. Soprattutto per la McLaren, la quale ha mostrato con gomma gialla di poter ripetere i tempi fatti dai competitor su gomma rossa.
Con la maggior parte dei piloti che andranno su due soste, il pit unico potrebbe essere un’alternativa per coloro che vogliono provare a fare qualcosa di diverso, soprattutto qualora partissero dalle retrovie (per quelli davanti invece ridurrebbe il rischio di rientrare nel traffico). A Barcellona il tempo di pit stop si attesta sui 22’’ pertanto soprattutto coloro che hanno una gran gestione di gomma come McLaren, potrebbero pensare di dare una dimostrazione di forza in tal senso fermandosi soltanto una volta.
Siamo dell’idea, come afferma anche Pirelli che la Soft sarà la mescola più utilizzata al via e che la doppia sosta andrà per la maggiore, ma non ce la sentiamo di escludere possibili sorprese.
Foto: Ferrari; Foto interne: X, Pirelli
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