In Canada, per la prima volta nel 2025, la McLaren ha concluso una gara con entrambe le monoposto fuori dal podio.
Nonostante Piastri e Norris abbiano dimostrato a tratti di essere veloci, hanno senza dubbio faticato maggiormente - rispetto ai weekend precedenti - nell'estrarre prestazione dalla MCL39.
Sarà possibile rivedere questo scenario nei prossimi appuntamenti, aprendo così un nuovo Mondiale? Cerchiamo di capirlo insieme.
Realisticamente, ci sono tre motivazioni che potrebbero spiegare le difficoltà incontrate dalla McLaren a Montréal, e non tutti aprirebbero ad un campionato diverso da quello visto fin qui.
La prima riguarda la configurazione della pista. Nonostante la monoposto del team di Woking sia stata estremamente performante su qualsiasi tipo di tracciato sin dall'inizio della stagione, un semplice passo falso sarebbe comprensibile. D'altronde, neanche la eccezionale Red Bull del 2023 riuscì a vincere ogni gara, scomparendo a Singapore.
La seconda ipotesi, un po' più preoccupante per la squadra, è legata invece al pacchetto di aggiornamenti portato in quel del Québec. Un pacchetto di aggiornamenti alquanto significativo, dato che comprendeva una modifica alla sospensione anteriore. Magari la McLaren non ha ancora capito come massimizzarlo. Certo, si tratterebbe della prima difficoltà sugli sviluppi dall'estate del 2023 ad oggi. È decisamente una possibilità, a cui però si potrebbe trovare presto la soluzione.
La terza ed ultima spiegazione è quella che darebbe più speranza ai rivali; ovvero che la MCL39 abbia sofferto un effetto della nuova direttiva tecnica TD015. Quest'ultima, entrata in vigore proprio in Canada, riguarda l'utilizzo degli skid block (i pattini posti sotto il fondo delle vetture, ovvero il componente più sensibile di questa generazione di monoposto).
Sostanzialmente, è stato introdotto l'obbligo per i team di avere a disposizione sia quelli in acciaio inossidabile che in titanio. L'obiettivo è ridurre il rischio di incendi e garantire una maggiore sicurezza a bordo pista, ma anche quello di chiarire le regole e renderle meno soggette ad interpretazioni, garantendo così un'applicazione più equa. In parole povere: se la McLaren aveva trovato una zona grigia nel regolamento, ora sarà costretta ad inventarsi qualcos'altro per non perdere prestazione.
Non ci resta che attendere il prossimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, il Gran Premio d'Austria, per avere ulteriori risposte; perché una cosa è certa: al Red Bull Ring, una delle teorie sopraccitate troverà conferme. E magari scopriremo che tipo di campionato ci aspetta...
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