Leggi l'articolo completo su formula1.it

20/06/2025 20:00:00

Non solo talento: dietro il primo podio di Antonelli si nasconde tanto altro


Articolo di Fabrizio Parascandolo
Andrea Kimi Antonelli ha conquistato il primo podio della sua carriera in Formula 1 al Gran Premio del Canada, dimostrando di avere - oltre ad un talento straordinario - tante altre qualità...

Andrea Kimi Antonelli è stato senza dubbio un grande protagonista nel fine settimana del Canada, in cui ha ottenuto il suo primo podio in Formula 1.

Antonelli ha scritto la storia in Canada

Un risultato storico per il giovane talento di Bologna, che ha riportato il proprio Paese sul podio dopo ben sedici anni (l'ultmo era stato Jarno Trulli al GP del Giappone del 2009).

Un risultato storico, che lo rende l'italiano più giovane di sempre a salire su un podio in F1, nonché il terzo pilota più giovane nella storia, dietro a Max Verstappen ed a Lance Stroll.

A soli 18 anni e 9 mesi, Antonelli sta continuando a dimostrare sempre di più di possedere un talento naturale estremo, ma anche di avere tante altre caratteristiche.

Il podio a Montréal è il coronamento di un percorso

Sin dall'esordio nella classe regina del motorsport, Kimi ha avuto la grande - e per nulla scontata - capacità di adattarsi alle situazioni.

Basti pensare alla fantastica prestazione nel Gran Premio d'Australia, quando ha tagliato il traguardo in quarta posizione in una gara disputata interamente sul bagnato.

Poi è arrivata la gioia immensa della prima pole position, seppur per una Sprint, a Miami. Un segnale che anche la sua velocità sul giro singolo è tutt'altro che da sottovalutare.

Eppure, il triplo appuntamento europeo formato da Imola, Monaco e Barcellona era stato estremamente complicato: 0 punti a referto, tra errori e problemi di affidabilità. Un bottino misero e complicato da difendere dopo le dichiarazioni di Toto Wolff: "Vedrete cosa farà quando arriveremo su piste che conosce".

Ecco, paradossalmente Antonelli ha fatto molto meglio su tracciati a lui sconosciuti, dove ha dovuto imparare tutto passo dopo passo, con pazienza e bravura nell'assorbire ogni concetto come una spugna.

Un weekend speciale

In Canada, Kimi Antonelli ha iniziato il fine settimana dando l'impressione di non aver fretta, di voler raggiungere il limite piano piano. E il limite l'ha raggiunto.

Per carità, non ha battuto George Russell, il suo compagno di squadra. Però è anche doveroso sottolineare che Russell non è assolutamente un pilota qualunque, anzi, è senza dubbio tra i migliori in griglia.

Kimi gli è stato vicino, sia in qualifica che in gara, dove è stato eccezionale con un sorpasso su Oscar Piastri alla partenza e con una buona gestione gomme.

Non solo: ha mantenuto la calma nell'inseguimento a Verstappen e nella difesa dalla rincorsa dei due piloti McLaren, senza mai eccedere per euforia e senza mai cedere alla pressione.

Il podio di Montréal ha rappresentato una sorta di rivincita verso chi iniziava già a dubitare delle sue enormi qualità, nonché il primo coronamento di un percorso avviato anni fa con la Mercedes. Un percorso in cui, realisticamente, c'è tanto altro da raggiungere...

Potenziale infinito

Se Kimi Antonelli è in grado di fare ciò che sta facendo dopo appena dieci gare, non osiamo immaginare cosa otterrà tra tanti anni.

La seguente espressione potrà anche sembrare controversa, ma è assolutamente conforme alla realtà: questo Antonelli è più di forte del Max Verstappen diciottenne.

L'olandese, oggi, non ha bisogno di presentazioni; ha già inciso il proprio nome nei libri di storia della Formula 1. La speranza è che il "nostro" Kimi possa fare lo stesso.

Certo, ci vorrà del tempo, però è plausibile pensare che l'attesa sarà ricompensata dai risultati. Nel frattempo, il miglior consiglio che si può dare è quello di godersi il suo viaggio, perché di piloti italiani come lui non ne abbiamo visti tanti.

Si ringrazia Martina Luraghi per la collaborazione

 

Leggi anche: Zapelloni stuzzica Vasseur: «In Ferrari c'è sempre pressione, sorprendersi vuol dire che...»

Leggi anche: McLaren, Mazzola non ha dubbi: «Incidente Piastri-Norris? Tutta colpa di...»

Leggi anche: Bomba GdS: «Ferrari, Vasseur fuori». E il nome del sostituto fa discutere...

Leggi anche: Mercedes deve ringraziare un ex Ferrari: sbloccato il potenziale della W16?