Nel GP del Canada abbiamo visto una McLaren al di sotto del suo consueto ritmo stagionale. I piloti papaya hanno quasi sempre lottato per pole e vittoria nel 2025, mentre la sensazione che hanno avuto un po’ tutti a Montréal è che la MCL39 non avesse il passo per vincere la gara.
Tant’è che Piastri si è dovuto accontentare di un quarto posto, per poco non rovinato dall’attacco sconsiderato di Norris che oltre a terminare la gara a muro, quasi non comprometteva anche il risultato del compagno di box.
I motivi potrebbero essere molteplici, ma noi vi parleremo solo di quelli che secondo noi potrebbero spiegare meglio la differenza di performance che si è vista tra Montréal e la Spagna. In primo luogo, il circuito intitolato a Gilles Villeneuve presenta caratteristiche molto diverse rispetto ai tracciati incontrati nella prima parte del mondiale. Rettilinei, curve lente e grandissime frenate. Una pista Stop and Go, rear limited, a medio-basso carico aerodinamico. Un fattore che certamente può mettere in evidenza alcune differenze nelle performance delle vetture.
Secondo poi, anche se in qualifica la MCL39 non ha brillato come al solito, in gara Piastri e Norris potevano averne un filino di più della Mercedes di Russell, lo dimostra il fatto che prima della Safety Car, a pochi giri dalla fine, i primi cinque erano racchiusi in uno spazio di 6’’.
Quella che è mancata è stata la prestazione in qualifica, probabilmente a causa di un programma completamente diverso durante le prove libere. In Canada la McLaren ha portato un pacchetto d’aggiornamento consistente, composto da un’ala posteriore da medio carico, e da un’ala anteriore e una sospensione anteriore riviste entrambe nella geometria per un adeguamento dei flussi aerodinamici che viaggiano attorno alla MCL39.
Secondo chi scrive, potrebbe essere questo uno dei fattori principali che ha contribuito a mettere Piastri fuori dal podio. Al venerdì i tecnici hanno costretto i piloti a lavorare con i rastrelli, con la flow-viz, a tornare spesso ai box per sostituire i componenti e fare delle prove comparative.
La cosa che ci è apparsa più 'strana' però è accaduta durante le qualifiche e la gara. Dopo aver testato le diverse soluzioni, al sabato la scelta dei piloti è ricaduta sulla nuova ala posteriore da medio carico (che si sposava meglio con il tracciato di Montréal e a detta del team può adattarsi anche ad altre tipologie di tracciato) e sulla vecchia ala anteriore, quella utilizzata fino al GP di Spagna.
Ciò che ci ha stupito è la differente scelta fatta nei riguardi della sospensione anteriore, con Piastri (secondo quanto riportava ‘Sky Sport F1’ durante la diretta del sabato) che ha preferito la nuova specifica portata in Canada (quella rivista nella geometria), mentre Lando ha continuato ad usare quella in dotazione dai precedenti GP.
Ovviamente non è stato Norris a sorprenderci, ma Piastri. Con il britannico la squadra ha preso la decisione aerodinamicamente più ovvia, mentre Oscar ha usato una configurazione totalmente sperimentale. Una scelta che a primo impatto potrebbe sembrare bizzarra e che invece cela degli aspetti molto interessanti.
Sicuramente, la squadra ha preso questa decisione per raccogliere dei dati importanti per poi proseguire il lavoro in fabbrica. Può essere questa la decisione che ha impedito a Piastri di lottare per la pole e successivamente per la vittoria? Potrebbe… Non tanto in termini di performance pura, perché poi domenica Oscar ha dimostrato di averne. Più che altro potrebbe aver perso qualcosina sul piano della fiducia. Forse non aveva quella confidenza tale da permettergli di prendersi dei maggiori rischi al sabato.
Qualsiasi sia stato il motivo del passo falso della McLaren, il team di Woking è in una fase della stagione che può anche permettersi di sperimentare. La squadra ha più del doppio dei punti della seconda in classifica e Piastri, nonostante il quarto posto, ha incrementato il vantaggio sul suo principale inseguitore.
D’altronde esattamente come è vero il detto che ‘i soldi vanno dai soldi’ è più facile che una squadra che abbia un vantaggio riesca ad incrementarlo piuttosto che i rivali colmino il gap. Ci si trova in un contesto di lavoro molto più rilassato e fare un passo falso, soprattutto se motivato, non è poi così grave come può apparire dall’esterno.
Foto copertina: McLaren; Foto interna: FIA
Leggi anche: Osannato e disprezzato, tutto in un weekend. Lo strano caso di Leclerc
Leggi anche: Vasseur ha sbagliato tutto: modo, posto e anche i tempi... ma ha ragione
Leggi anche: GP Canada - Analisi strategie: Ferrari fuori dai radar. Le due soste hanno evitato una figuraccia
Leggi anche: LIVE - GP Canada 2025