Vasseur ha sbagliato tutto: modo, posto e anche i tempi... ma ha ragione
Il GP del Canada non è stata una trasferta facile per la Ferrari, sotto nessun punto di vista. Il weekend è iniziato male già da casa. Ancor prima di partire, più o meno a metà della scorsa settimana quando delle voci hanno preso a circolare e hanno scosso tutto l’ambiente di Maranello.

16/06/2025 19:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Il GP del Canada non è stata una trasferta facile per la Ferrari, sotto nessun punto di vista. Il weekend è iniziato male già da casa. Ancor prima di partire, più o meno a metà della scorsa settimana quando delle voci hanno preso a circolare e hanno scosso tutto l’ambiente di Maranello.

Voci di addio, di divorzio. Indiscrezioni che sono partire come fossero una piccola fiammella che però, alimentata da un forte vento, ha creato un fuoco di dimensioni così ampie che ormai è praticamente impossibile spegnere. È tutto iniziato con l’indiscrezione di un possibile addio anticipato di Leclerc e siamo arrivati a Montréal con il web scatenato a parlare di una crisi senza precedenti con Vasseur alla porta e entrambi i piloti in cerca di un sedile.

C’è stata una fuga di notizie che è completamente andata fuori controllo. Ha raggiunto dimensioni esagerate ed era lecito attendersi una reazione così scomposta e 'fuori luogo' del team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur. C’è anche chi si è stupito della reazione del manager. E' fisica... Terzo principio della dinamica. Puro e semplice.

Vasseur si è fatto un nemico potente

Vasseur ha sbagliato tutto: modo, posto e anche i tempi... ma ha ragione. Ha sbagliato tutto perché ricopre una posizione di rilievo. Da lui ci si attende un comportamento impeccabile. Forse quel che è peggio: lo si pretende. Come si fa però a pretendere che un uomo (e attenzione è un team principal, non è certo il Papa) stia lì alla gogna, a ricevere addosso tutta la spazzatura che noi (persone che dovremmo in primis lavorare ad una corretta informazione) gli gettiamo contro e non dica niente? Come si fa?

Ferrari, Vasseur

Vasseur ha sbagliato a sfogarsi in quel modo in pubblico, più che altro, l’errore più grande, accusando la stampa, è stato quello di farsi un nemico potente. Un rivale che non ha nulla da perdere se non qualche ’views’. Un rivale che cade sempre in piedi. Un rivale che non guarda in faccia niente e nessuno perché di fatto, quando lavora, davanti a sé a solamente un foglio bianco, uno schermo luminescente.

Vasseur ha sbagliato, ma ha ragione. La Ferrari nel corso degli ultimi anni avrebbe potuto vivere in un clima molto più sereno se non fosse per tutte quelle volte in cui qualcuno ha acceso il proprio pc, o preso in mano un microfono e ha cominciato a colpire l’ambiente dall’esterno. E non raccontiamoci che tutto quello che veniva detto corrispondeva sempre alla verità.

Se la vettura è veloce o lenta non dipende certo dai giornalisti, questo è un fatto inconfutabile. La responsabilità è tutta del team principal in tal caso, ma il modo in cui gli uomini e le donne riescono a lavorare in Ferrari, l’ambiente che si respira a Maranello e le decisioni che la dirigenza prende, no. Quelle sono purtroppo un altro discorso e non ci si può nascondere sempre dietro ad un dito, o in questo caso, ad uno schermo.


Foto: Ferrari

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