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20/06/2025 19:45:00

Russell-Mercedes: cambiare ora sarebbe folle e assolutamente poco intelligente


Articolo di Marco Sassara
Mercedes-Russell. Tanto fumo, ma di arrosto potrebbe essercene ben poco. Per delle ragioni importanti. La prima è che sia il britannico che la Mercedes hanno più volte smentito tali voci. Le altre invece sono una serie di evidenze che non possiamo fare a meno di notare.

Sono diversi giorni che vi riportiamo delle indiscrezioni che circolano attorno al futuro di Russell, ma non abbiamo avuto ancora modo di approfondire fino in fondo la questione. Ci sono voci insistenti che accostano George all’Aston Martin ed altre che danno Wolff e la casa di Stoccarda ancora alla ricerca di strappare un contratto con il quattro volte campione del mondo, Verstappen, alla Red Bull.

Tanto fumo, ma di arrosto potrebbe essercene ben poco. Per delle ragioni importanti. La prima è che sia il britannico che la Mercedes hanno più volte smentito tali voci. Le altre invece sono una serie di evidenze che non possiamo fare a meno di notare.

Le ragioni di Russell

Se guardiamo a George. Il nativo di King’s Lynn non dovrebbe avere alcun interesse ad andarsene da Brixworth e Brackley. Tanto per iniziare, all’interno del Paddock si vocifera che la power unit teutonica sia quella da temere di più il prossimo anno, al via della nuova era regolamentare. Quindi che senso avrebbe andare in Aston Martin, ora che passerà alla motorizzazione Honda? Sarebbe alquanto folle e assolutamente poco intelligente.

In più, al suo primo anno da leader della squadra, dopo il Canada è l’unico pilota non Red Bull e non McLaren ad aver vinto una gara. Sembra stia aiutando la squadra nel modo giusto, guidandola a portare i giusti sviluppi e supportando il rookie Antonelli ad affrontare la sua stagione d’esordio. Pilota italiano che tra l’altro per il momento, anche se molto bravo e talentuoso, non pare mettere a repentaglio la sua leadership.

Le motivazioni della Mercedes

Se invece analizziamo il quadro dal punto di vista della squadra, avere Verstappen dalla propria sarebbe sicuramente un vantaggio per chiunque, ma sarebbe così importante da mettere a repentaglio l’armonia che si è creata all’interno del team? Russell e Antonelli funzionano assieme. Vengono entrambi dall’academy Mercedes. Vedono che la squadra crede in loro e tutto sta andando alla grande. Cosa accadrebbe se si aggiungesse Verstappen all’equazione? Per ovvi motivi la squadra sarebbe costretta a rinunciare ad uno di loro e probabilmente sì, dal momento che è stato fatto un certo tipo di investimento su Kimi, la scelta, a prescindere da quante gare riesca a vincere quest’anno, ricadrebbe su Russell.

Questo però che impatto avrebbe sull’italiano? Amato, coccolato in egual modo a quanto fatto con George in passato. Cosa potrebbe significare per Andrea veder andar via una figura importante, una figura che potrebbe sostituire lui stesso tra qualche anno, e vedersela sostituire da Verstappen? Da un pilota con cui le seconde guide non hanno mai avuto vita facile.

Ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione. Ultimo, ma forse il più importante, il fatto di ritrovarsi alla vigilia di una nuova era regolamentare. Russell conosce già il lavoro del team, ha sicuramente guidato la vettura 2026 al simulatore e sta riferendo i suoi feedback agli ingegneri. Effettuare dei cambi di line-up tra i top team in questa delicata fase, non sarebbe certo la cosa più intelligente del mondo. Tant'è che hanno quasi tutti cercato di vincolarli già lo scorso anno.

Ovviamente la Formula 1 è uno sport pazzo e ai fan piacciono tanto le pazzie, però, decisioni di questo tipo non vanno certo prese alla leggera.

Foto: Mercedes

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