Il team Andretti-Cadillac sarà presto sulla griglia di partenza di una gara di Formula 1. Ormai manca poco. Soltanto nove mesi all’inizio della prossima stagione. Al pari di ogni altra squadra, la compagine americana è in attesa di definire la line-up, quella del campionato d’esordio nella massima categoria del motorsport.
L’arrivo della Cadillac porta l’aggiunta di due sedili, aumentando la probabilità che i piloti attualmente presenti possano ottenere una conferma per il prossimo mondiale, il 2026, caratterizzato dal tanto atteso cambio regolamentare.
Al momento però, la squadra dell’ex pilota americano non vuole svelare i suoi piani venturi. A detta infatti proprio di Mario Andretti, il piano per ora è quello di alzare una sorta di alone di mistero: “Non vogliamo parlare dei piloti. Si tratta di qualcosa che noi stessi vogliamo mantenere segreto. Non vogliamo alimentare nessuna speranza”, ha dichiarato al podcast 'ESPN Racing'.

La ragione è semplice, da quel che si intende, il team sta portando avanti delle trattative e l’accordo definitivo anche se potrebbe essere vicino, non è ancora stato raggiunto: “Vogliamo tenere tutti all’oscuro finché non arriverà la decisione definitiva. Ci sono molti statunitensi a cui stiamo guardando, ma in alcuni casi non sarebbe così semplice far ottenere loro le licenze. Questo riduce molto il ventaglio di opzioni”, riporta ‘Marca.com’.
Qualcosa dunque, Andretti, se lo è lasciato sfuggire. Se un sedile parrebbe destinato ad un pilota con passaporto degli Stati Uniti, l’altro: “Sarà assegnato ad un pilota esperto. Stiamo guardando a tre profili, ma non vi dirò quali”.
Nelle scorse settimane l’ex Red Bull, Sergio Perez, è stato spesso accostato alla Cadillac e invitato a rilasciare un parere nei suoi riguardi, l’americano ha concluso: “È un’opzione, ma tutto quello che posso dirvi adesso è che Lawson ha messo Checo sotto una luce migliore”.
Foto: Red Bull Racing
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