La McLaren è in possesso sicuramente della vettura più prestante della stagione 2025 di Formula 1. Anche se predominante sulle altre, le recenti direttive tecniche, potrebbero aver portato a degli adeguamenti sensibili, anche sulla MCL39 che però hanno comunque confermato il suo incredibile vantaggio.
Essendo presenti sul tracciato di Silverstone e quello di Barcellona, abbiamo potuto notare diversi aspetti tecnici, presenti sulle monoposto 2025. La particolarità che ci è balzata all’occhio è il modo in cui i top team (ai quali abbiamo aggiunto anche l’Aston Martin, a causa della presenza di Adrian Newey) stanno decidendo di allontanare i vortici ‘’sporchi’’ dal fondo così da massimizzare il carico e non sporcare troppo il flusso che andrebbe poi ad impattare, volente o nolente, sulle gomme posteriori.
Partiamo proponendovi le soluzioni pensate da Aston Martin, Mercedes e Red Bull (trovate le foto di seguito). Ci sentiamo di definire la zona del bordo laterale, come la zona nevralgica del fondo, perché ogni team adotta delle soluzioni molto diverse tra loro. Soluzioni in continua revisione tra l’altro. La Red Bull ha il primo dei 4 edge, molto distanziato rispetto agli altri tre. L’Aston Martin ne propone sempre quattro, due (centrali) molto simili, con i due d’estremità un po’ più piccoli e forse, orientati anche in diverso modo.
La Mercedes presenta una soluzione esagerata montando otto edge d’uscita. I primi due molto particolari, seguiti da delle geometrie piuttosto standardizzate, a meno dei tre bordi finali. La casa di Stoccarda ha bisogno di guidare i flussi in modo molto più massivo. Il che però non è sicuramente un vantaggio, ma più indice di un mancato controllo in quella particolare zona del fondo.
Della Ferrari, purtroppo, possiamo fornirvi solamente un’immagine presa a Barcellona. Nella circostanza la SF-25 montava comunque tre edge, a simboleggiare quanto siano variegate le differenze tra i team.
La McLaren invece è passata dall’avere 5 bordi d’uscita, 2 elementi piuttosto grandi susseguiti da 3 molto piccoli ordinati in modo decrescente (soluzione portata a Barcellona) ai 4 presentati a Silverstone. Nella circostanza troviamo sempre degli edge ordinati in modo decrescente, ma si tratta di bordi molto più vistosi rispetto alla precedente soluzione.
Probabilmente, a causa delle recenti richieste della FIA in merito al dover essere preparati ad utilizzare degli skid blocks in acciaio e non più in titanio, elementi sottoposti ad un usura maggiormente significativa rispetto al passato., ha dovuto aumentare l’altezza da terra e conseguentemente ripensare ai vortici generati nella zona interessata dalla nostra analisi.
Il team di Woking si è adeguato alla concorrenza, ma ha comunque fatto la differenza a Silverstone. Il GP di Gran Bretagna è stato piuttosto particolare, ma la MCL39 ha dimostrato la sua superiorità mostrandosi veloce sia sull’umido che sull’asciutto nelle fasi finali. Il che costituisce anche la prova della capacità di adattamento degli uomini di Woking alle varie indicazioni fornite dalla FIA nel corso di questa stagione.
Foto: Formula1.it
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