Il quattro volte campione del mondo Max Verstappen era già al centro dei riflettori da qualche mese. In tanti si stavano interrogando sul suo futuro. Il fatto che la Red Bull abbia deciso di rinunciare a Horner è solo stato un’espediente in più per fantasticare in merito a quello che sarà il seguito dell’olandese in Formula 1.
Le ipotesi sono molteplici. Già da qualche settimana si parlava di una possibile trattativa tra Max e la Mercedes, accordo che secondo indiscrezioni potrebbe aver preso il volo accelerando velocemente nelle ultimissime ore.
In tanti però, a seguito dell’allontanamento di Christian Horner da Milton Keynes avevano ipotizzato che fosse stato proprio Verstappen, assieme al suo entourage a forzare l’uscita del team principal (possibilmente a causa di rapporti non più idilliaci), così da tornare ad avere una posizione ancor più privilegiata e continuare a credere nel progetto Red Bull anche nelle prossime stagioni.
Quest’ipotesi, oltre che andare in contrapposizione con le possibili trattative che Max starebbe intrattenendo con Toto Wolff, stona non poco anche con l’interesse del pilota nell’avere attorno una squadra vincente. Un team in cui credere per vincere altri titoli mondiali. Attualmente la Red Bull è lontana dall'essere considerata la squadra temuta e temibile del 2023. La scuderia di Milton Keynes, non solo, ha perso competitività (solo l’olandese riesce a regalarle qualche risultato degno di nota), ma soprattutto ha perso tre importanti elementi chiave negli ultimi 12-18 mesi: Adrian Newey (ex capo-progetto, adesso in Aston Martin), Jonathan Wheatley (ex direttore sportivo, oggi team principal Sauber) e Christian Horner. Questi ovviamente sono solo alcuni dei nomi più importanti, ma stiamo assistendo ad una vera fuga di cervelli. In questo scenario, con che mentalità un pilota che ambisce a conquistare altri titoli mondiali dovrebbe essere pronto a restare in squadra?

Difficile da comprendere. La strada che conduce Max alla Mercedes sembra più che possibile dal momento che la casa di Stoccarda si vocifera possa avere tra le mani la power unit migliore per il prossimo cambio regolamentare. Tuttavia, allo stesso tempo appare strano che una persona come Toto Wolff e, per esteso, la Mercedes, possa aver speso soldi nell’allevare due giovani talenti del calibro di Russell e Antonelli, da essere pronta a gettare al vento l’investimento fatto così all’improvviso (dovrà scegliere tra uno dei due). Anche se comunque parliamo di ingaggiare un quattro volte campione del mondo. Non ne sottovalutiamo certo l'importanza. Stiamo per lo più condividendo un ragionamento.
Oltre a ciò, ci sono altre due strade da considerare, così da mettere tutte le opzioni sul piatto. La prima tra le due ipotesi parla di una riconciliazione tra Adrian Newey e Verstappen in Aston Martin. Se la Mercedes ha il motore più veloce, tutti vorrebbero avere dalla propria il genio di Adrian per quanto riguarda l’aerodinamica attiva che debutterà dal prossimo anno in Formula 1.
L’ultima invece vede Verstappen e Horner coinvolti in uno scenario fatto di sofferenza e attesa. Dal momento che l’ex manager Red Bull dovrà comunque aspettare un po’ prima di riprendere a lavorare (leggi qui), per lui attendere che inizi la stagione 2026 per capire chi realmente le possibilità o di vincere nell’immediato, o il potenziale per recuperare in fretta, potrebbe essere un fattore determinante. Allo stesso tempo Max, se le trattative di cui si parla tanto dovessero essere infondate, potrebbe accettare di correre con Red Bull anche nel 2026, studiare la situazione per poi andare nel team che crede possa metterlo nelle condizioni migliori per lottare ancora per il mondiale. Il che, se tanto ci dà tanto, potrebbe coincidere con un’ulteriore conciliazione tra i destini del pilota e del manager Christian Horner.
Ovviamente sono tutte ipotesi, ognuna più strampalata dell’altra al momento. Nessuno si aspettava però un allontanamento di Horner dalla Red Bull in questa fase dell’anno, eppure è arrivato. La Formula 1 è famosa per sorprendere e se Max dovesse lasciare a sua volta Milton Keynes, a prescindere da dove andrà, si potrebbe innescare un effetto domino che alla vigilia di un cambiamento regolamentare così importante come quello del 2026 era impossibile da prevedere.
Foto: Red Bull Racing
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