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20/08/2025 18:30:00

Vasseur: «Ferrari è sulla buona strada, non esiste magia. 2026? Emozionante»


News di Alessio Ciancola

Malgrado i pronostici e le speranze che si erano create durante la pausa invernale, la stagione 2025 di Formula Uno ha, in modo sostanziale, confermato i valori in campo che si erano visti nella seconda parte del 2024. La McLaren ha mantenuto il proprio status di team da battere, grazie ad uno straordinario lavoro svolto del lavoro del team di Andrea Stella e da tutto il suo staff tecnico, mentre Mercedes e Red Bull si sono confermate sfidanti per il ruolo di terza e quarta forza in campo. A far sì che nulla cambiasse, deludendo le speranze della vigilia (complice sia l'arrivo di Lewis Hamilton in inverno che il finale di annata in forte crescendo) è stata la Ferrari che, portando in pista una SF-25 tutt'altro che esaltante si è confermata, pur con difficoltà, seconda forza in campo, non dando però mai del filo da torcere al team di Woking, capace sinora di dominare in lungo e largo il campionato, portando a casa 11 vittorie prima della sosta estiva.

Nessun segreto, parola di Vasseur

Un lavoro, come detto, straordinario, che porterà la McLaren a vincere il mondiale costruttori (potrebbe persino vincerlo con sette gare di anticipo) e, a meno di disastri clamorosi, potestà uno tra Lando Norris e Oscar Piastri a vincere il titolo piloti. Una macchina da guerra, più che un team, che lascerà solo le briciole ai rivali, ormai da tempo consapevole di questo quadro e con la testa rivolta alla grande rivoluzione tecnica che la F1 vivrà del 2026, sia a livello telaistico che motoristico. Una stagione in cui tutti i team, e la Ferrari su tutti, puntano molto per tornare al successo. E proprio di questo, in una recente intervista con "Auto Motor und Sport", ha parlato il team principal della Rossa, Fréd Vasseur, che per il prossimo anno ha mostrato fiducia delle metodologie di lavoro di Maranello e nella loro capacità di portare dei risultati concreti.

McLaren sta facendo un lavoro fantastico, ma non ha un’arma segreta che le fa guadagnare tre decimi. Piuttosto ha dieci aree che le fanno guadagnare 20 millesimi ciascuna. Dobbiamo mantenere il nostro approccio, cioè migliorare in tutto. Sarebbe ingenuo credere che una persona possa improvvisamente farci compiere un miracolo. Non esiste la magia. Però con questo lavoro siamo sulla buona strada“.

2026: quante incognite

Parlando poi della stagione 2026, non dal punto di vista Ferrari ma in maniera generale, il manager francese non ha potuto che sottolineare le grandi incognite che il nuovo regolamento porterà, sotto ogni punto di vista. Il fattore che, ad oggi, pare più determinante sembra il motore, ma gli elementi capaci di fare la differenza e rompere l'equilibrio tra team appaiano numerosi e difficilmente compensabili.

Nessuno può prevedere cosa succederà. Nel 2009 nessuno immaginava che la BrawnGP, arrivata dal nulla, avrebbe distanziato tutti. Questa volta il cambiamento è più grande: telaio, motore, carburante, pneumatici. In ogni ambito si può fare la differenza. Per quanto riguarda il motore, sarà una nuova sfida. Ora è la potenza a essere determinante, l’anno prossimo sarà la guidabilità. Un motore potrebbe andare bene a Monza, un altro a Monte Carlo. Quasi come un tempo, quando i turbo gareggiavano contro gli aspirati. L’incertezza rende la prossima stagione emozionante. Supponiamo che qualcuno guadagni mezzo secondo grazie a un uso migliore delle gomme o col telaio: sarà difficile compensare con un motore migliore“.

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Foto copertina www.ferrari.com