La prima metà della stagione 2025 della Ferrari è stata, senza esagerazioni, deludente e ben inferiore alle previsioni figlie sia dei proclami invernali che del trend che il Cavallino aveva intrapreso alla fine del 2024, quando aveva perso per una manciata di punti il mondiale costruttori, chiudendo di un soffio al secondo posto alle spalle della McLaren. Eppure, malgrado questo netto calo, la Scuderia ha impiegato diverse gare per capire i veri mali della SF-25, trovare le soluzioni richieste e portare in pista i correttivi necessari, attirando a sé diverse critiche (giunte anche dal fuoco amico di Lewis Hamilton) per il ritardo degli aggiornamenti. Le novità si dono di fatto, concentrate in due soli elementi essenziali, secondo gli ingegneri diretti da Loic Serra, a guarire i mali della Rossa 2025: la nuova sospensione posteriore, introdotta in occasione del GP del Belgio, e il nuovo fondo portato in Austria.
Una combinazione di migliorie che, lavorando in sinergia come previsto dalle simulazioni, hanno dato risposta alle difficoltà emerse già a partire dal GP d’Australia, tappa in cui gli uomini in rosso si sono resi conto di quanto la SF-25 avesse un enorme problema nella gestione delle altezze da terra. E la tanto chiacchierata sospensione, finora, ha fornito riscontri altalenanti, alimentando un certo scetticismo sulla sua effettiva bontà da parte dei media. Ad aumentare tale sentimento sulla nuova sospensione hanno contribuito in primis il campionato dominato dalla McLaren (che ha reso impossibile per chiunque, Ferrari compresa, la possibilità di puntare a obiettivi superiori a una vittoria di tappa), oltre che il nuovo ciclo che la Formula 1 si appresta ad abbracciare nel 2026: fattore che spinge a riflettere sulla necessità di raddrizzare la stagione a scapito del lavoro su vetture del tutto diverse.
A fare chiarezza su tale aspetto, però, ci ha pensato il team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur, che in una recente intervista ad Auto Motor und Sport, ha dichiarato come il lavoro sulle sospensioni possa tornare utile anche per il prossimo anno. Non solo, poiché il manager di Draveil ha ammesso come l'aver portato in pista una novità di tale portata a metà stagione abbia pregiudicato, almeno in parte, la sua efficacia.
“Stiamo tutti lavorando per capire cosa trasferire al 2026. Tra questi elementi ci sono le sospensioni e il sistema frenante. Solo l’aerodinamica non sarà trasferita. Non è un caso che quest’anno molte squadre abbiano investito sulle sospensioni: lo hanno fatto, oltre a noi, anche McLaren e Mercedes. Tutto ciò che impariamo potrà essere un vantaggio l’anno prossimo. Per noi è un passo avanti, avrei voluto farlo prima. Tuttavia, cambi così importanti a metà stagione non sono efficienti come quelli pianificati dall’inizio. Il prezzo da pagare è maggiore. Abbiamo costruito la vettura per un'altra sospensione. Quando l’abbiamo portata a Spa, ero teso. Alla fine ha funzionato abbastanza bene".
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