Le prime sessioni del GP d’Italia della Ferrari si erano rivelate positive visto che, nel corso delle prime sessioni di FP all'Autodromo di Monza la Scuderia aveva mostrato un buono stato di forma, possibile grazie ad una SF-25 adattata ad hoc alla pista di casa che era stata capace di chiudere la prima sessione di libere nelle prime due posizioni. Anche nel corso della sessione pomeridiana la Rossa aveva ben figurato, con Leclerc davanti al compagno e secondo nella classifica generale (con un giro chiuso al quarto su gomma usata a causa di alcune sbavature), mentre l'inglese non era andato oltre la quinta piazza: un bilancio, complessivamente, positivo per il Cavallino, che aveva dato la necessaria fiducia al team per affrontare le altre sessioni, nella consapevolezza di poter costruire un weekend positivo, con tutte le carte in regola per lottare, quantomeno, per la pole position.
Una giornata su cui gettare solide basi, che purtroppo non ha trovato riscontro nella giornata di oggi, visto che sin dalle FP3 della mattina la Ferrari ha iniziato a faticare, mostrandosi maggiormente in affanno nella lotta per la partenza al palo. Una serie di difficoltà che, di fatto, si sono confermate (se non amplificate) anche nella qualifica, dove Charles Leclerc e Lewis Hamilton non sono stati capaci di andare oltre una quarta e quinta posizione, incassando gap importanti sia dalla McLaren che dalla Red Bull del poleman Verstappen. Un risultato figlio, di fatto, di una scarsa velocità della vettura, e non di errori dei piloti, visto che entrambi hanno portato a termine due ottimi giri nei momenti clou della sessione, né tantomeno per una errata gestione della scia tra il monegasco e il sette volte campione del mondo inglese (molti avrebbero voluto che Sir Lewis aiutasse il pilota del Principato, ma il team ha giustamente preferito dare la priorità al risultato complessivo, visto che il pilota numero 44 partirà a centro gruppo, non in pit lane).
A commentare quanto detto, ai microfoni di Sky Sport F1, ci ha pensato il team principal della Ferrari, Fréd Vasseur, che ha basato la sua analisi su statistiche della passata stagione, smorzando le polemiche legate alla questione delle scie e posto l'accento sul giro di preparazione come fattore determinante tra una buona e una sciagurata qualifica.
"Il passo era buono, eravamo in pole dopo il primo giro. Ci sono piccoli gap, 16 auto in due decimi. Tutti potevano fare meglio. Dobbiamo pensare a noi, partire quarti non è male né in vista della prima curva né sulla distanza. Abbiamo sempre avuto un bel passo. L'anno scorso abbiamo vinto partendo dal quarto posto. Dare la scia a Leclerc era un'idea, ma era meglio preparare il giro: fattore che causa grosse oscillazioni di prestazione. È stato bene così, anziché sacrificare una macchina. Anche Leclerc ha capito la situazione. Charles ha perso tempo alla prima variante nel secondo giro, poi diventa difficile recuperare: tutto dipende dal giro di uscita e dalla preparazione gomme. Abbiamo il passo, in lotta con la McLaren a pochi millesimi. La nostra auto è veloce sul dritto, siamo stati aggressivi la soffriamo nelle curve. La gestione gomme sarà più dura, ma è il compromesso di Monza dove vuoi essere veloce ovunque ma non puoi. Alla fine i piloti scelgono. Tutto all'attacco".
Leggi anche: Ferrari, Leclerc irritato dal comportamento di Hamilton: il suo team radio
Leggi anche: Ferrari, Vasseur: «Monza è old school, la strada è giusta. Hamilton? È cambiato»
Foto copertina media.ferrari.com