Il primo anno di Lewis Hamilton con la scuderia di Maranello è più difficile del previsto per il 7 volte Campione del Mondo, che non ha ottenuto grandi risultati oltre alla vittoria della Sprint in Cina.
Il britannico ha subito talmente tanta pressione derivante dagli scarsi risultati, da definire se stesso “inutile” dopo il Gran Premio d’Ungheria, e consigliare alla Ferrari di cambiare pilota.
Max Verstappen, 4 volte Campione del Mondo e rivale agguerrito di Hamilton, si è espresso sul debutto in Ferrari di quest’ultimo, affermando: “Non posso giudicare come abbia lavorato in Mercedes o come si senta nel team. Ma è arrivato in una squadra che ha già un pilota molto forte come Charles. Non è mai facile superare immediatamente un compagno di squadra che conosce perfettamente il team, i processi e la lingua”.
Il pilota olandese ha ormai dichiarato più volte di avere un’alta considerazione di Leclerc, pilota che occupa il sedile Ferrari da ormai 6 anni. Nonostante il monegasco abbia dimostrato in più situazioni il proprio talento, non è comunque mai riuscito a portare a casa un mondiale con la rossa.
Per quanto possa sembrare futile come giustificazione, una lingua completamente nuova come l’italiano, e un team completamente diverso, sia per modi di fare sia per quanto riguarda le abitudini di un campione che proviene da 12 anni con la stessa squadra, sono tutti fattori che destabilizzano un individuo, a prescindere da quanti mondiali possa aver vinto. Perciò le parole di Verstappen sono molto sagge.
Il pilota Red Bull ha poi aggiunto: “La Ferrari è un grande marchio. Tutti i piloti si immaginano di correre lì. Ma non lo farei solo per la Ferrari. Ci andrei solo se vedessi la possibilità di vincere, non può essere una decisione emotiva”.
In sintesi, il Campione del Mondo in carica da una parte ha voluto difendere il suo ex-rivale, mentre dall’altra ha fatto emergere la propria razionalità, affermando che un cambiamento di team è una decisione importante, che non può essere dettata dalla sola emotività.
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