Il GP degli Stati Uniti, sul circuito del COTA, è stato arricchito da un’unica appassionante battaglia, quella tra Norris e Leclerc per la seconda posizione. Una lotta che a differenza di molte altre volte, è durata per quasi tutto l’arco della gara. Una cosa non semplice se consideriamo che era la SF-25 ad essere in lotta con la MCL39.
Un confronto che alla fine la Ferrari ha perso solamente in termini di risultato finale. Senza l’uso della Soft, probabilmente non ci sarebbe mai stata battaglia e noi tifosi non avremmo potuto sperare di vedere la Rossa salire sul secondo gradino del podio, anche se solo nella frazione di qualche giro. Forse l’unica emozione della gara, tutto considerato.
Con ciò, prima di procedere con l’analisi della gara di Leclerc e di Norris, andiamo a fare un recap di tutte le strategie viste ad Austin. Prima di cominciare dobbiamo dire che né noi, né la Pirelli, con delle temperature così alte (45° d'asfalto), potevamo immaginare che i piloti riuscissero a portare a termine la gara mediante Medie C3 e Soft C4 effettuando una sola sosta (leggi qui), ma anche di questo, parleremo tra qualche istante.
Con la maggior parte dei piloti scattati dalla griglia su gomme Medie C3, la strategia migliore, quella che ha permesso a Verstappen di vincere in scioltezza, è stata la Medium-Soft. Tattica intrapresa appunto da Max, Norris, Hamilton, Piastri, Russell, Tsunoda, Hulkenberg, Bearman, Alonso, Lawson, Antonelli, Colapinto e Gasly. Sulla complementare Soft-Medium abbiamo avuto Leclerc e Stroll, mentre Ocon è andato su Hard-Medium, Hadjar su Hard-Soft, Albon su due soste Hard-Medium-Soft e infine Bortoleto su Soft-Medium-Soft.
Unico ritirato Sainz, dopo aver causato il contatto con Antonelli al 5° giro. Leclerc è il pilota che ha percorso più giri con la Media, 34 tornate, faticando non poco nel finale, mentre Stroll, Hadjar e Gasly sono quelli che ne hanno fatti di più sulla Soft, 28 giri in tutto. Considerato quanto emerso dalla gara, volendo si sarebbero potute utilizzare le Soft anche nella Sprint Race (19 giri in totale). Forse nessuno ha voluto dare punti di riferimento nella circostanza.
La Ferrari scommette sulla Soft con Leclerc. Uno dei pochi a farlo (assieme a lui Stroll e Bortoleto). Ad inizio gara, sinceramente, visto il tanto caldo, si è corso con una media di 45°C di asfalto, credevamo che la Soft fosse una scelta scellerata. Non ci credevamo. Invece poi Leclerc non solo ci ha fatto ricredere, ma ha anche convinto tutti gli altri piloti che hanno allungato tantissimo lo stint sulle Medie per montare le Soft nel finale. Purtroppo però il fatto di aver montato le C4 ad inizio gara ha obbligato Leclerc a rientrare troppo anticipatamente ai box, mentre chi ha montato le morbide nel secondo stint è riuscito a percorrerci diversi giri in più. Il ritmo di Charles ne ha gravemente risentito nel finale.
Se si guarda solamente alla classifica, Leclerc ha preso parte alla gara dalla P3 ed è arrivato terzo, quindi, perché parlare di strategia vincente? Per il semplice motivo che se Charles fosse partito con le Medie non avrebbe avuto l’opportunità di lottare con Norris per la seconda posizione. Lando per contro non crediamo abbia sbagliato qualcosa a livello di strategia. Il suo problema è che ha perso troppo tempo dietro a Leclerc nelle fasi iniziali del GP. Doveva passarlo in pista e non c’è riuscito, nel breve tempo almeno. Lo sorpasserà due volte, ma quando ormai Verstappen ha troppo vantaggio. Quando Charles rientra ai box per montare le Medie, la scelta della McLaren di fargli allungare lo stint sulla falsa riga di Max è stata una decisione più che corretta. Le Soft C4 non avrebbero potuto percorrere tutti quei giri senza perdere prestazione.
Charles riesce a superare nuovamente Norris mediante l’undercut, ma poi viene superato per la seconda volta a pochi giri dalla fine per mancanza di performance. Leclerc ha chiesto tutto il possibile dalle gomme. Non poteva fare di più. Già tanto abbia potuto duellare con Norris per tutta la gara e solamente per questo, dovremmo dirgli grazie. Come tra l’altro dovrebbe fare Verstappen. L’idea di Leclerc ha rallentato tantissimo Lando e ha permesso a Max di condurre una gara lontana da preoccupazioni.
Le altre posizioni si stabilizzano già dopo il via (almeno per i primi sei piloti) e così resteranno per il resto della gara. Verstappen ha fatto una corretta gestione di gomma e non ha messo mai a rischio la sua posizione in gara. Tsunoda approfitta dell’errore di Sainz che si autoelimina tamponando Antonelli, togliendo entrambi dalla zona punti. Yuki chiude settimo a 52,7’’ dal compagno di squadra, che in 56 giri fanno quasi un gap di 1’’ ogni singola tornata. Hamilton invece chiude al quarto posto, una gara concreta, riuscendo a tenere alle sue spalle Piastri e Russell sulla sua stessa strategia.
Unico neo dell’idea della Ferrari, il rischio corso nella parte iniziale del GP. La Soft è stata la scelta giusta alla fine, ma c’è mancato davvero poco che non rovinasse la gara del monegasco. Se il contatto avvenuto a 5 giri dal via tra Sainz e Antonelli, avesse avuto delle ripercussioni maggiori e avesse chiamato in causa una Safety Car (anziché la Virtual come è accaduto), questo avrebbe potuto compromettere tutti i piani di Charles. Su una pista dove sappiamo che le probabilità di vedere in azione la vettura di sicurezza sono elevate (ne abbiamo avute due nelle Sprint Race) sarebbe meglio evitare di correre simili rischi. È anche vero che il team di Maranello non ha nulla da perdere ormai. Quindi, se l’intenzione è quella di far divertire i piloti e tentare di ottenere dei risultati altrimenti impossibili (come sarebbe stato il secondo posto ad Austin), allora, fa bene a provarci.
Foto copertina: X, Ferrari, foto interne: Pirelli
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