Nella giornata di ieri, ad Austin, abbiamo assistito a una Sprint molto vivace, anche se poco combattuta. Le posizioni sono rimaste più o meno le stesse che si sono andate a definire a seguito del rocambolesco incidente avvenuto a inizio gara e che ha visto coinvolti Oscar Piastri, Lando Norris e Nico Hulkenberg, con conseguenze anche per Fernando Alonso.
Con la Pirelli che ha optato per un salto di mescola rispetto allo scorso anno, togliendo la C2 dall’equazione e portando la C1 come mescola Hard, ci si aspettava che qualcuno potesse azzardare una Soft C4 nella Sprint per valutarne la bontà in vista della gara di oggi (leggi qui). Il caldo, però, ha portato tutti a usare un set di Media (chi ne aveva più di uno a disposizione lo ha montato nuovo, gli altri, come la Ferrari, usato). Questo già fornisce un indicatore importante per il GP odierno.
Si va in una direzione che, unita alle considerazioni fatte da Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, a seguito della Sprint, lascia pochissimo spazio alle iniziative: “La Hard torna a essere una valida opzione strategica. Il divario prestazionale con la Medium è meno marcato del previsto. Tutte le mescole potrebbero avere un ruolo importante. Se si estendesse il primo stint con le Medium entrando nella finestra delimitata dal 20° e 26° giro, si potrebbe completare la gara montando la Hard C1 e andare fino alla bandiera a scacchi”.
“Altrettanto valide sono le strategie a due soste che combinano Soft e Medium. Se si montasse la C4 Soft sulla griglia di partenza, si potrebbe andare poi ai box tra il 12° e il 18° giro per montare la C3 Medium e poi scegliere se terminare la gara con un altro set di Medium oppure con la Soft”, ha affermato il manager italiano, ritenendo fattibili anche le tattiche a due soste.
Secondo Isola, l’unica sosta sarà possibile solo utilizzando Medium e Hard; altrimenti sarebbe molto complicato per i piloti concludere la gara mantenendo un ritmo competitivo: “Evitare la seconda sosta utilizzando Medium e Soft richiederà una gestione della gomma molto accurata ed esporrà i piloti al rischio di un calo prestazionale netto e repentino. Per questo resta un’opzione poco realistica a nostro avviso”.
Ai fini della strategia, secondo il manager della Pirelli, i piloti dovranno prestare attenzione anche a due fattori esterni: “Alle raffiche di vento e all’irregolarità dell’asfalto. Le prime aumentano il rischio di bloccaggi in frenata con effetti drammatici sulla gestione delle gomme, mentre gli avvallamenti possono generare micro-saltellamenti che potrebbero contribuire a un innalzamento della temperatura degli pneumatici, complicando la gestione termica delle mescole”.

Quest’oggi concordiamo in tutto e per tutto con quanto affermato da Isola nel comunicato stampa rilasciato al termine della giornata di ieri. Secondo chi scrive, l’unica sosta Medium-Hard sarà anche quest’anno la soluzione che andrà per la maggiore (in caso di gara lineare). Sono previste temperature più fresche rispetto a ieri, ma ci si attendono comunque temperature asfalto prossime ai 40°C, se non superiori. Se, come afferma la Pirelli, la Hard C1 sarà prestazionalmente simile alla Medium C3, allora la via a una sosta Medium-Hard sarà la tattica che permetterà ai piloti di concludere i 56 giri previsti nel minor tempo possibile.
La mescola gialla C3 sarà sicuramente la gomma da gara, quella che si tenterà di usare di più e per il maggior numero di giri. Se le temperature non saranno così proibitive e qualcuno riuscisse a gestirla in modo oculato, non è escluso si possa assistere a tattiche a una sosta Medium-Soft. Attenzione però: solo con le giuste condizioni a contorno. Come abbiamo già detto, concordiamo con la Pirelli nell’affermare che, di base, la strategia Medium-Soft non è facile da percorrere. Se dovessimo assistere a una gara lineare, sarà anche pressoché impossibile da realizzare. Tuttavia, abbiamo già visto ieri che non è raro avere periodi di Safety Car. Se questi dovessero essere piuttosto lunghi e nella prima parte del GP, potrebbero aiutare i piloti ad allungare lo stint sulle Medie di molti giri, e a quel punto la strategia a una sosta Medium-Soft potrebbe diventare una valida alternativa.
Non solo: tenendo conto della possibilità dell’ingresso della Safety Car, se ci fosse nella seconda parte di gara la possibilità di effettuare un pit stop “gratuito”, questo aumenterebbe le probabilità di assistere a una gara a due soste. Per il finale si potrebbe puntare sulla Soft, ma con il caldo anche una Media usata potrebbe risultare una valida opzione, forse più competitiva ed efficace nei giri conclusivi.
Ogni pilota in griglia ha una Hard e una Media nuova a disposizione, e della C3 almeno un set usato. Gli scenari, quindi, restano davvero aperti a tutte le possibilità.
Foto copertina: X, Formula1 — Foto interna: X, Formula1
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