Leggi l'articolo completo su formula1.it

25/11/2025 19:10:00

Caro Leclerc, fossero solo sette anni...


Articolo di Marco Sassara
A Las Vegas hanno letteralmente spopolato le dichiarazioni rilasciate da Charles Leclerc dopo le sessioni di qualifica. Il monegasco, dopo aver lottato contro la vettura per l’ennesima volta sul bagnato, si è lasciato andare in un...

A Las Vegas hanno letteralmente spopolato le dichiarazioni rilasciate da Charles Leclerc dopo le sessioni di qualifica. Il monegasco, dopo aver lottato contro la vettura per l’ennesima volta sul bagnato, si è lasciato andare in un commento per sfogare tutta la sua frustrazione: Sono sette anni che abbiamo questo problema. Ogni volta proviamo qualcosa di diverso, ma non cambia nulla. Quando c’è pioggia sappiamo già cosa aspettarci, e non è nulla di buono.

Molte persone hanno visto l’intervento di Charles come una risposta velata alle critiche mosse ai piloti dal presidente Elkann soltanto due settimane prima (GP del Brasile). Ipotesi possibile se aggiungiamo il fatto che il pilota della vettura numero 16, ha condito il tutto aggiungendo fuoco alle polveri: “Sul bagnato riuscivo sempre ad esprimermi al meglio nelle categorie minori, ma da quando sono in Formula 1 non ho più ritrovato il feeling” (clicca qui per la versione integrale).

Leclerc, una dichiarazione realista solo a metà

Una reazione da parte del pilota ci sarebbe anche potuta stare, ma il fatto è che, sfogo o no, Charles ha detto la verità. O meglio, l’ha detta per quel che lo riguarda. Magari fossero solo sette anni. La realtà dei fatti è che la Ferrari non vince sul bagnato da oltre un decennio. Bisogna tornare al GP della Malesia del 2012, indietro di oltre 13 anni, a quel 25 marzo in cui Sepang si tinse di rosso grazie alla vittoria di Fernando Alonso. 

Magari fossero solo 7 anni… Ovviamente Leclerc ricorda solo quelli vissuti in prima persona, ma è quasi dal doppio del tempo che ogni volta che piove, alla Ferrari, accade qualcosa di inspiegabile, che, finisce per rovinare irreparabilmente o la gara o le qualifiche. Forse il problema di base sta in quello che tendeva a sottolineare il monegasco: “Ogni volta proviamo qualcosa di diverso”. Potrebbe essere proprio questo il punto. Provando sempre cose nuove, il team di Maranello non ha mai dei riferimenti fissi e finisce con il non riuscire a massimizzare il risultato.

In condizioni miste, in cui non si riesce a capire se il tracciato è da wet o da intermedie, peggio che mai. Generalmente tendiamo sempre a dire ai tifosi della Ferrari di non sperare nella pioggia. Nel corso delle qualifiche di Las Vegas non lo abbiamo fatto tendenzialmente per due ragioni. Nelle FP3, la SF-25 era apparsa avere un bel ritmo sul bagnato e secondo poi in Q1 si è partiti con un asfalto molto bagnato, che non portava alcun’incognita su quale fosse la mescola migliore da utilizzare in quel preciso momento, quindi credevamo si potesse assistere ad una buona prova in generale. Poi l’eliminazione di Hamilton in Q1 e il nono posto di Leclerc hanno confermato il solito trend.

Va detto ad onor del vero che delle buone prestazioni sul bagnato ci sono anche state. Come il secondo posto ottenuto da Leclerc nel GP del Belgio 2024 a Spa, tramutatosi in pole position grazie alla penalità di Verstappen. Ovviamente qualche bella performance, qua e là c'è stata, ma la Ferrari ha raccolto più risultati negativi che 'belle gioie' in condizioni meteo avverse.

Quindi riassumendo, e rivolgendoci essenzialmente ai tifosi del team di Maranello, quando si assistono a delle performance non troppo rassicuranti della Ferrari sull’asciutto, sperare nella pioggia è inutile. Anzi, la situazione potrebbe solo che peggiorare.

Foto copertina: X, Holiness; foto interna: Ferrari

Leggi anche: McLaren in ritardo, Norris non poteva essere salvato

Leggi anche: Favorito all'improvviso

Leggi anche: La Pirelli è già nel 2026: 'debutto' ad Abu Dhabi per le nuove gomme, con le mule car 

Leggi anche: GP Las Vegas - Analisi strategie: Antonelli prende tutto, Leclerc perde l’aiuto box