L’avvio della stagione 2022 sta suscitando grande interesse negli appassionati. Un concept, presentato dalla FIA in quel di Silverstone lo scorso luglio, è tutto quello che si ha per immaginare un po’ l’aspetto delle vetture figlie della nuova era regolamentare.
Nessun punto di riferimento. I dati in nostro possesso, derivanti dallo scorso campionato non possono essere presi in considerazione. La cosa più affascinante di quest’inverno è che nessuno può sapere quale squadra riuscirà ad essere in possesso dell’auto migliore. Perciò in tutti i team c’è un senso di nervosismo misto ad eccitazione. Sentimenti che ci accompagneranno probabilmente per tutta la prima parte dell’anno, fin tanto che non si inizieranno a delineare quelli che saranno gli effettivi valori in campo.
I team che potrebbero essere competitivi sin da subito
Le compagini da cui ci si attende un buon avvio sono essenzialmente i top team: Mercedes, Red Bull, ma anche Ferrari. C’è tanta attesa attorno alla Storica scuderia italiana, che venendo da due anni non proprio brillanti (meglio non ripensarci), dovrebbe aver dedicato maggiori risorse e attenzioni al nuovo progetto per essere competitiva sin da subito. A Maranello si respira un clima elettrizzante, e le dichiarazioni giunte da Binotto sulle modalità con cui si cercheranno di gestire i piloti in caso di una possibile lotta al vertice è già di per sé una buona notizia (approfondisci qui).
E McLaren?
Incertezza maggiore invece su quel che potranno riuscire a fare le squadre di centro gruppo, tra cui anche la McLaren. La casa di Woking ha sostenuto senz’altro un bel mondiale lo scorso anno, tenendo testa fino all’ultimo alle vetture di Maranello per il terzo posto costruttori. Ciononostante il CEO della squadra britannica non crede di poter riuscire a stare vicino alle performance dei top team. Almeno agli inizi di questa nuova era regolamentare.
Gap tecnologico ancora troppo elevato
“Non credo sia possibile attendersi che tutte le squadre possano avere le stesse prestazioni sin da subito” ha esordito Zak Brown a ‘RacingNews365.com’. “Ci vorrà un po’ di tempo prima di assistere ad una sorta di pareggiamento dei valori. Per quanto ci riguarda, credo impiegheremo un paio d’anni per essere al livello di Mercedes e Ferrari.”
Le ragioni di ciò sono presto dette: “Non possiamo contare sulle stesse tecnologie e infrastrutture. Abbiamo ancora un gap da recuperare su quel fronte. La galleria del vento è una di queste. Credo comunque che abbiamo tutto ciò che ci occorre per far parte del gruppo dei migliori. Potemmo avere già un discreto vantaggio su qualcuno dei nostri avversari. Cinque o sei squadre potrebbero essere al limite con il budget, ma non mi aspetto di essere su un piano di totale parità. Servirà ancora del tempo.”