A seguito della reazione del mondo della Formula 1, con in testa Stefano Domenicali, Valtteri Bottas, Lando Norris e Lewis Hamilton, la FIA ha rilasciato ulteriori chiarimenti sulla decisione di vietare "dichiarazioni politiche, religiose e personali" senza previa approvazione.
La FIA ha affermato, innanzitutto, che l'articolo 12.2.1. non verrò modificato. E ha sottolineato che la comunicazione di oggi è solo un aggiornamento utile per cercare di chiarire le regole, quando si applicano, con esempi di ciò che non è consentito, delucidazioni su come richiedere l'approvazione per i messaggi e quali punizioni verranno applicate.
La FIA ha spiegato il motivo dei suoi rinnovati sforzi per la "neutralità" scrivendo:
"I partecipanti alle competizioni internazionali fanno parte di una comunità globale con punti di vista, stili di vita e valori diversi. Per garantire il rispetto di questa diversità, è fondamentale che lo sport automobilistico rimanga neutrale e quindi separato e libero da interferenze politiche, religiose o personali".
La FIA ha chiarito che i piloti possono esprimere le proprie opinioni "al di fuori dell'ambito delle competizioni internazionali", citando i seguenti esempi:
- Mezzi social
- Durante le interviste con i media accreditati (come qualsiasi intervista televisiva o non)
- Durante la conferenza stampa della FIA, solo in risposta alle domande dirette degli accreditati
giornalisti.
Poi ha aggiunto che l'articolo 12.2.1.n si applica a:
- Conferenze stampa FIA (tranne in risposta a domande dirette di giornalisti accreditati).
- Attività in pista o equivalenti (ad esempio, durante la Parata dei Piloti e l'inno nazionale).
- Procedure pre-gara/post-gara o equivalenti (ad esempio, la cerimonia del podio, nella sala di raffreddamento o le foto di gruppo di inizio e fine stagione).
La FIA ha quindi fornito alcuni esempi di dichiarazioni politiche, religiose e personali, che (a suo parere) possono "assumere la forma di un'immagine, un simbolo, un gesto, parole o azioni".
Le dichiarazioni politiche includono, ma non sono limitate a, legami con partiti politici o persone, governi e movimenti locali, regionali, nazionali o internazionali.
Le dichiarazioni religiose includono: Una religione, una pratica spirituale o una figura significativa correlata (con eccezioni). Qualsiasi cosa critica o ostile alle credenze religiose o spirituali altrui.
La FIA ha chiarito che i "gesti religiosi privati, non di proselitismo, come indicare il cielo o farsi il segno della croce", non sono considerati dichiarazioni religiose proibite, e nemmeno i "vestiti/ornamenti religiosi".
Per quanto riguarda le dichiarazioni "personali", la FIA ha affermato che si tratta di "qualsiasi circostanza personale del partecipante. I concorrenti non devono utilizzare gli eventi come piattaforma per condividere dichiarazioni personali di alcun tipo in violazione del principio generale di neutralità".
Come i piloti possono richiedere l'approvazione
La FIA ha dichiarato che i piloti devono chiedere l'approvazione scritta le quattro settimane prima di un evento. Le richieste (complete dei motivi della dichiarazione del pilota) saranno trattate caso per caso. Qualsiasi approvazione durerà per la durata dell'evento.
Quali sono le sanzioni?
La FIA ha dichiarato che tutte le possibili sanzioni saranno a disposizione dei commissari, comprese multe, avvertimenti, penalità in griglia, esclusioni e sospensioni.
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