FIA: « Il divieto di gesti politici per i piloti è in linea con i principi Olimpici»
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Un aggiornamento del Codice Sportivo Internazionale della FIA per il 2023 proibirà ai piloti di "fare e mostrare in generale dichiarazioni politiche, religiose e personali" senza la previa approvazione dell'organo di governo dello sport.

Ovviamente non sono mancate polemiche in seguito a questa notizia.

Un portavoce della FIA ha dichiarato che la revisione delle regole è in linea con il testo esistente nel suo Statuto e con i principi del Movimento Olimpico.

"L'ISC è stato aggiornato in linea con la neutralità politica dello sport come principio etico fondamentale universale del Movimento Olimpico, sancito dal Codice Etico del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), insieme al principio dell'universalità di cui all'articolo 1.2", ha dichiarato il portavoce a RaceFans.

Il Codice Etico del Comitato Olimpico Internazionale richiede "il rispetto del principio dell'universalità e della neutralità politica del Movimento Olimpico".

La FIA ha ottenuto il pieno riconoscimento da parte del CIO nel 2013. Ciò ha confermato che le pratiche dell'organo di governo degli sport motoristici sono conformi a quelle stabilite dalla Carta olimpica.

La Carta afferma che: "Riconoscendo che lo sport si svolge nel quadro della società, le organizzazioni sportive del Movimento Olimpico applicano la neutralità politica. Esse hanno i diritti e i doveri dell'autonomia, che comprendono la libera definizione e il controllo delle regole dello sport, la determinazione della struttura e della governance delle loro organizzazioni, il diritto a elezioni libere da qualsiasi influenza esterna e la responsabilità di garantire l'applicazione dei principi di buon governo".

Lo Statuto della FIA afferma comunque da tempo che coloro che sono coinvolti nelle sue attività devono astenersi da discriminazioni per motivi politici.

"L'AIF promuove la tutela dei diritti umani e della dignità umana e si astiene dal manifestare discriminazioni per motivi di razza, colore della pelle, sesso, orientamento sessuale, origine etnica o sociale, lingua, religione, opinione filosofica o politica, situazione familiare o disabilità nel corso delle sue attività e dall'intraprendere qualsiasi azione in tal senso", si legge.

"La FIA si concentrerà sui gruppi sottorappresentati per raggiungere una rappresentanza più equilibrata di genere e razza e per creare una cultura più diversificata e inclusiva".

Fonte www.racefans.net

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FIA | politica | comitato olimpico |


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