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13/09/2023 21:14:00

La FIA proverà una nuova soluzione per aumentare la visibilità sul bagnato


News di Fabrizio Parascandolo

La prima prova effettuata a Silverstone dalla FIA e da Pirelli per ridurre l'acqua spruzzata dalle monoposto, non ha dato i risultati sperati. I cosiddetti "wheel-fairings", ovvero delle piccole appendici aerodinamiche, pur ottenendo lo scopo di ridurre la quantità d'acqua l'hanno fatto solo in piccola percentuale.

I vertici della F1 sono a conoscenza che ci sia bisogno di una soluzione più significativa se si vuole migliorare la visibilità in condizioni estreme.

Il direttore delle monoposto FIA Nikolas Tombazis ha spiegato che, analizzando i risultati ottenuti a Silverstone, il prossimo test vedrà all'azione dei sistemi aerodinamici con un design differente: "Quello che abbiamo fatto in Inghilterra, grazie all'aiuto di Mercedes e McLaren, è stato un esperimento troppo ottimista".

 "Le spray guards (appendici apposite) non coprivano lo pneumatico abbastanza. Ero abbastanza scettico e convinto che non avremmo visto i risultati sperati, e infatti così è stato", ha aggiunto.

"Effettueremo altri test, cercando di trovare una soluzione per coprire le gomme il più possibile, o addirittura completamente. Analizzeremo nuovamente le parti da cui si forma la nube d'acqua e valuteremo il percorso da intraprendere".

Tombazis ha specificato quanto sia complicato trovare una soluzione da implementare a questa generazione di vetture, in quanto l'acqua viene sollevate da diverse parti della monoposto: "Proviene da sotto le gomme che poi la innalzano in aria in primo luogo".

"La seconda parte critica è quella del diffusore, dopo che l'acqua passa tra gli pneumatici e il bordo d'uscita del fondo. L'effetto che si verifica è che il diffusore risucchia quest'acqua e la espelle violentemente, questo succede anche con l'acqua che rimane "attaccata" al tracciato", ha detto.

"Dalle nostre stime vediamo che le gomme sono responsabili per il 40% della quantità innalzata. Stiamo cercando per avvicinarci il più possibile allo zero, così la visibilità migliorerebbe nettamente".

L'ingegnere greco ha parlato anche dell'impatto sulla prestazione delle vetture, motivo di preoccupazione per gli ingegneri: "Purtroppo abbiamo test limitati, quindi non è facile. Se poi si considera che i team si preoccupano anche della performance dobbiamo limitare la perdita di carico aerodinamico, proprio come abbiamo fatto a Silverstone".

Tombazis, infine, ha identificato la sua soluzione ideale, guardando anche ai nuovi regolamenti del 2026: "Idealmente stiamo cercando per qualcosa che si possa montare e smontare velocemente sulla vettura in caso di necessità. Non vorremmo modificare troppo queste macchine, altrimenti bisogna progettare per il 2026", ha concluso.

Non resta che attendere per vedere se la FIA troverà il giusto compromesso tra performance, visibilità e sicurezza, compito non facile da eseguire.

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