La Mercedes è stata la sorpresa più negativa del weekend del Brasile, ma sulla prestazione della W14 a Interlagos ha influito la squalifica di Hamilton negli Stati Uniti, ecco il motivo.
La squadra di Brackley ha affrontato un fine settimana molto complicato a San Paolo, come esplicitato dal ritiro di George Russell e dall'ottava posizione di Lewis Hamilton nella gara della domenica.
Per la prima volta nel corso dell'anno, la vettura sembrava non avere un solo "pregio": basse velocità in rettilineo, altissimo degrado gomme e carico aerodinamico nella media.
Sulla performance della W14 in Brasile, però, ha influito la squalifica di Hamilton al GP degli Stati Uniti. Il sette volte campione del mondo è stato declassificato dopo un'eccessiva usura del plank.
Lo stesso Russell si aspettava che "diverse vetture" venissero squalificate anche a Interlagos, poiché avrebbero subito (a suo parere) la stessa sorte del suo compagno di squadra in Texas.
Il team ha, quindi, deciso di essere più conservativo sul set-up in Brasile, specialmente perché il weekend del GP di San Paolo prevedeva una sola sessione di prove libere, proprio come quello di Austin.
Aumentando l'altezza da terra della vettura, però, si perde del carico aerodinamico, visto che la caratteristica principale di questa generazione di monoposto è l'effetto suolo.
È proprio il caso di dire che la storia insegna. La Mercedes non avrà ottenuto il risultato sperato, ma almeno non ha subito una seconda squalifica per lo stesso motivo a poche settimane di distanza.
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