Con il passare degli anni la Formula 1 sta cercando di espandersi andando in nuovi paesi. Questo procedimento però porta in calendario quasi sempre dei tracciati cittadini. Non è un segreto che a Max Verstappen questo non piaccia e già più volte ha dichiarato che vorrebbe correre su tracciati storici come quello di Spa-Francorchamps o di Monza. Il CEO della Formula 1 Stefano Domenicali non ha tardato a rispondere alle parole dell'olandese dicendo che non si può avere l'uno senza l'altro. Di seguito vi riportiamo l'opinione dell'italiano.
Nelle settimane scorse vi avevamo riportato le parole di Verstappen che sperava di poter tornare a correre con la Formula 1 in un tracciato storico e difficile come quello del Mugello. Il circuito toscano è infatti un ottimo esempio di vecchia scuola dove gli errori si pagano andando in ghiaia. Per gareggiare sul tracciato italiano, infatti, bisogna impegnarsi a fondo e rimanere concentrati perché al minimo sbaglio si finisce fuori.
In risposta a queste dichiarazioni è intervenuto Domenicali dicendo: "Gare come Las Vegas, Miami o Jeddah pagano Monza e Spa. Senza questi introiti, non ci sarebbero più le gare storiche". A peggiorare poi la situazione dei due tracciati sopra citati è la scadenza del contratto con la F1 fissata al 2025 e su questo Domenicali in persona ha dichiarato che per quanto riguarda l'autodromo brianzolo, le trattative per rimanere all'interno del circus non inizieranno prima che i lavori di ammodernamento, già in programma, siano terminati.
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