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09/01/2024 10:30:00

Vanzini sicuro: «Ferrari? Notevoli progressi. Red Bull non dominerà»


News di Fabrizio Parascandolo

Carlo Vanzini, noto telecronista e opinionista per Sky Sport F1, sostiene convintamente che nella prossima stagione "la Red Bull non dominerà come nel 2023", rivelando di aver avuto conferma di "notevoli progressi" della Ferrari.

Le parole di Vanzini

Ecco l'analisi del giornalista, presente sull'ultimo numero della rivista Autosprint: "Tra fake news e post acchiappa click, quest'anno è esploso in un crescendo di attese e aspettative per la Ferrari".

"Poi ecco i botti: da "passati i crash test, la Red Bull non ancora", a "La SF24 (o come si chiamerà) è più veloce di 7 decimi al simulatore" oppure, non ultimo, Sainz che dichiara "la squadra sta facendo passi avanti e se riusciremo a farne un altro nel 2024 saremo in lotta" in un'intervista a DIARIO AS spagnolo".

"Il "saremo in lotta" è stato tradotto da molti in un "lotteremo per il Mondiale", che non è proprio la stessa cosa, ma quanto basta per iniziare ad alzare nuovamente l'asticella delle ambizioni dei tifosi Ferrari condannati, ma mai domi, all'iconica frase "vinceremo l'anno prossimo", da ormai 15 anni".

"È incredibile come l'euforia degli appassionati della Rossa torni potentissima dal primo gennaio di ogni singolo nuovo anno e porti a resettare le fresche delusioni. Finché la pista non esprimerà i primi verdetti, il Cavallino, nell'immaginario collettivo, è da Mondiale a prescindere. Personalmente, veloce inciso, penso che la Ferrari sia il Mondiale di F1, indipendentemente dalla posizione che occupa, senza non sarebbe Formula 1".

"Insomma, affinché la Red Bull sia battibile, a questo punto anche da McLaren, Mercedes e mettiamoci anche Aston Martin, devono allinearsi i pianeti, o semplicemente verificarsi le seguenti opzioni: Red Bull ha già raggiunto la massima espressione di questa generazione di monoposto e gli altri ne hanno colmato il gap, possibile, non da escludere...".

"Oppure in Red Bull, presi da visioni di onnipotenza, sbagliano completamente il nuovo progetto, già meno credibile, ma un film già visto per Newey nel 2003, quando disegnò la McLaren MP4-18, presentata come un gioiello, rimasto però impossibile da sgrezzare e per questo mai schierata al via di quella stagione. Fu riesumata la MP4-17, che peraltro consentì a Raikkonen di giocarsi il titolo".

"Detto che RB potrebbe anche presentarsi con la macchina 2023 e partirebbe con un vantaggio, come fece la Ferrari proprio in quel 2003, schierando per l'inizio la F2002, prima di mettere nelle mani di Schumacher e Barrichello la F2003-GA, così siglata in omaggio della recente scomparsa dell'avvocato Agnelli".

"Che ci sia dell'ottimismo tra le mura della GES è vero, lo posso confermare, ma c'è anche la volontà di mantenere tutto molto "low profile", visti gli sberloni presi nel 2023. La Ferrari, storicamente in discesa nelle fasi finali dei campionati, ha quindi invertito la tendenza, chiudendo in crescita e soprattutto con incoraggianti segnali di comprensione".

"La speranza è che il "bisogna capire" sia stato finalmente e definitivamente consegnato agli archivi della storia, quella oscura, del Cavallino. Sì, da Vasseur in giù hanno capito e hanno tracciato la strada per la risalita".

"I rumors sembrano confermare questa tendenza, ma c'è la volontà di restare ben piantati a terra: "sì, abbiamo notevoli progressi, ma meglio non dire niente...", mi sono sentito dire tra le chiacchiere "off the record", e tali sono rimaste e rimarranno, se non per questo piccolo spoilerino".

"È logico, i pugni diretti di Max Bull presi in piena faccia da tutti fanno ancora male, ed essere riusciti a togliersi dalle corde o a rialzarsi dal tappeto alla Rocky Balboa non vuol dire che batti Verstappen, che resta ben solido al centro del ring pronto a suonarne ancora, ma ti consente di esserci, di non essere fuori per K.O".

"Quindi piano. Finché non ci saranno i primi test, e soprattutto le prime gare, alla domanda "è l'anno buono?", scusate, ma la mia reazione resterà la stessa, con quella leggere alzata di spalle e l'espressione che lascia poco spazio a interpretazioni, sperando di poterla modificare in fretta con una di stupore".

"Lo ammetto, la stagione 2023 mi brucia ancora, ma non per la Ferrari, ma per aver visto piloti spostarsi o squadre usare le gare per testare, più che per correre. Dunque spero che non ci sia più una stagione così. Partiamo quindi da una speranza che forse si avvicina alla certezza, ossia che la Red Bull non dominerà come nel 2023, d'altronde ne ha vinte 21 su 22 e ripetere una cosa così è impossibile".

"Ecco, questo è l'obiettivo...Togliergli delle gare, o meglio, giriamola in avere gare più combattute, anzi basta e avanza dire combattute. Se poi questo si tradurrà in un "essere in lotta", che sia di Carlos o di altri, lo scopriremo solo strada e chilometri facendo, ma ipotizzarlo adesso con i se e con i ma è pura fantasia", ha concluso il giornalista.

E voi, siete ottimisti o pessimisti per il 2024 della Ferrari? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (Instagram, Facebook e Twitter).

 

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Foto copertina twitter.com

Foto interna www.ferrari.com