Siamo arrivati alla viglia dell'ottava gara della stagione 2025. Un terzo dei GP previsti è volato via e, per la Ferrari, queste settimane potrebbero essere molto importanti: la Rossa è arrivata al bivio tra la scelta (in base a quanto dirà la pista) di continuare a credere nella SF-25 e nel suo, inespresso, potenziale di cui parla il team principal Vasseur oppure iniziare a concentrarsi sulla vettura del 2026. I prossimi due round quindi, come Monaco, ma soprattutto la Spagna saranno cruciali per capire le sorti della Rossa e della sua annata travagliata. E, proprio per uscire dalla crisi attuale, pare che i tecnici stiano per portare in pista, tra poche gare, una nuova sospensione posteriore su cui ha lavorato direttamente il direttore tecnico Loic Serra già a partire dai giorni successivi ai test. Un elemento che dovrebbe andare a risolvere parte dei mali del progetto, aiutando a sbloccare il millantato potenziale della vettura, capace di emergere con una configurazione meccanica dell'auto che l'attuale sospensione non è in grado di fornire.
Ma oltre alla mancanza di prestazioni, a far scattare un campanello dall'allarme in casa Ferrari ci sarebbero stati, in queste settimane, dei problemi di affidabilità della power unit, sia sulla monoposto del Cavallino che su quelle dei team clienti. Come vi avevamo riportato in esclusiva nel weekend di Jeddah, i motoristi della Scuderia avevano deciso di sostituire le power unit di Hamilton e Leclerc in modo precauzionale dopo aver visto dai dati qualche parametro poco rasserenante, anticipando il cambio programmato a Miami. E proprio in Florida i team motorizzati Ferrari, come Haas e Stake, hanno registrato un doppio ritiro a causa di cedimenti di elementi strutturali dell'unità motrice italiana (per Bortoleto un problema all'alimentazione), allo stesso modo di quanto accaduto ad Imola sulla Haas di Esteban Ocon.
E proprio nel paddock del Santerno, abbiamo avuto delle conferme indirette anche da un membro del team che, a specifica domanda sulla tranquillità o meno sulla durata dei motori, non ha affatto professato calma e serenità quanto piuttosto, stringendo a sé le spalle, ha preferito affidarsi ad esclamazioni di speranza. Non solo, poiché chi scrive ha avuto modo di apprendere in esclusiva da una fonte vicina al Cavallino come i motoristi Ferrari abbiano deciso, per salvaguardare l'affidabilità, di ridurre in modo sostanziale il chilometraggio delle unità motrici in attesa, se possibile, di trovare rimedio ai problemi. Una mossa che, a quanto ci risulta, non dovrebbe intaccare la potenza dei motori ma che, con elevata probabilità, potrebbe portare sia la Scuderia che i team clienti, ad andare in penalità entro fine anno, non riuscendo a finire, alla luce di quanto detto, la stagione con sole 4 unità (da alternare con estrema cura) concesse dal regolamento. Insomma, l'ennesimo inconveniente con cui il team di Fréd Vasseur, già costretto a far fronte ad ostacoli e difficoltà, dovrà fare i conti.
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Foto copertina media.ferrari.com