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08/06/2025 18:45:00

L’aspetto che nessuno considera, il mondiale si gioca anche tra gli ingegneri di pista


Articolo di Marco Sassara
Siamo tutti abituati a pensare al mondiale di Formula 1 come ad una lotta riguardante il team per il costruttori e poi esclusivamente al confronto tra i piloti. Tuttavia, c’è un raffronto che nessuno considera. La lotta interna tra gli ingegneri di pista.

Siamo tutti abituati a pensare al mondiale di Formula 1 come ad una lotta riguardante il team per il costruttori e poi esclusivamente al confronto tra i piloti. Tuttavia, c’è un raffronto che nessuno considera. La lotta interna tra gli ingegneri di pista.

In genere è consuetudine guardare puramente alla battaglia tra i piloti, perché ovviamente l’azione si svolge essenzialmente sull'asfalto e nella maggior parte dei casi riguarda anche dei driver provenienti da team diversi. Quest’anno però, non è assolutamente così.

Con il campionato piloti che sta diventando sempre più un discorso a due tra i ragazzi della McLaren, ci siamo posti questa domanda: il mondiale riguarda davvero solamente Oscar e Lando o può dipendere anche da qualcun altro? L’idea ce l’ha data quanto accaduto sabato, durante le qualifiche del GP di Spagna. Quando Piastri non è stato affatto contento della decisione presa dal team di dare l’opportunità a Norris di prendere la sua scia in Q3 (leggi qui).

La questione però è questa: si è trattata di una scelta, mal ragionata della McLaren (per stessa ammissione di Stella, leggi qui), oppure in questi casi subentrano anche delle dispute tra ingegneri di pista?

Perché inglobare gli ingegneri di pista? La nostra risposta: perché no?

Vi starete chiedendo: perché porsi questa domanda? Perché no? Rispondiamo noi. Vi dice nulla il nome di Peter Bonnington? Ingegnere di pista con cui Hamilton ha vinto sei 6 dei suoi sette titoli mondiali in Mercedes. Oppure Luca Baldisseri, ingegnere di pista di Michael Schumacher in Ferrari dal 2000 al 2004.

Andrea Stella, prima di diventare team principal della McLaren, era conosciuto per esser stato l’ingegnere di pista di Fernando Alonso dal 2010, anno in cui l’asturiano è passato in Ferrari, fino al suo addio alla McLaren a fine 2018. Si è fatto conoscere per molto meno se vogliamo. Poi da qualche tempo ha deciso di farsi carico di un ruolo ben più importante e tra qualche tempo, sarà ricordato forse per dei risultati di ben più alto rilievo.

Tornando all'argomento del nostro testo, il sogno di ogni ingegnere di pista è quello di essere la spalla destra di un campione del mondo. E' naturale dunque, crediamo, pensare che le persone che ricoprono quel ruolo in McLaren stiano patteggiando per i propri assistiti. Pronti a darsi battaglia dietro le quinte. In tal caso, Oscar Piastri gode di un ulteriore vantaggio. Il suo ingegnere Tom Stallard, a differenza di quello di Norris, William Joseph, è una persona molto competitiva.

Basti pensare che Stallard ha partecipato ai Giochi Olimpici del 2008, vincendo per la Gran Bretagna la medaglia d’argento nel canottaggio. Per simili persone, la parola sconfitta non è presente nel proprio vocabolario e questo può essere un fattore che può dare ulteriore spinta nell’impervio cammino dell’australiano.

Foto: McLaren

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