Oggi vogliamo parlare di due piloti che, a causa delle performance scarsamente elevate delle vetture che si ritrovano a guidare, si trovano molto spesso lontano dai riflettori. È innegabile constatare però che nonostante vengano etichettati spesso come ‘vecchi’, Alonso a luglio compirà 44 anni, mentre Hulkenberg ad agosto ne farà 38, riescano ancora a battere i giovani della Formula 1 moderna. Portandoli a scuola, nel vero senso della parola.
Fernando è ormai da qualche GP che sembra aver ritrovato la costanza che lo ha sempre contraddistinto. Se non c'è riuscito prima perché vittima di alcune sfortune avute nella parte iniziale della stagione. Lo scorso appuntamento in Spagna è tornato a fare punti. I primi in stagione. Punti importanti che gli hanno dato vigore e che assieme a quelli conquistati in Canada gli permettono ora di essere già ad un passo dal superare il pilota della Red Bull, Tsunoda, fermo a quota dieci ormai da tre weekend. Alonso è stato l’unico, oltre ai piloti dei top team a credere nelle due soste in Canada e forte della sua idea è riuscito a mettere tanti punti in cascina ottenendo il primo piazzamento utile alle spalle delle Ferrari.
Hulkenberg invece sorprende per il ritmo ritrovato al volante della Sauber C45. Una vettura su cui nessuno avrebbe puntato ad inizio anno (team che nel 2024 aveva totalizzato solo 4 punti). Nico sta vivendo una stagione molto solida e convincente. Entrato subito in Top-10 nel corso della prima gara, non si è mai arreso, nemmeno nei weekend storti. Ha spinto molto e ora sembra stia riuscendo a raccogliere i frutti di tutto il suo impegno. Con i 6 punti dell’Australia, i 10 della Spagna e i 4 del Canada, il tedesco è salito a quota 20 ed occupa l'11° posizione alle spalle di Ocon e Hadjar, su una Haas e una Racing Bulls spesso apparse però molto più rapide della Sauber.
In Canada abbiamo avuto una prova decisamente convincente del valore di Alonso e Hulkenberg. Piloti, alla guida di monoposto che forse nelle mani di qualcun altro sarebbero rimaste ai limiti della top-10, hanno surclassato tutti portando a scuola i piloti della nuova generazione. Allo sport fa bene avere al suo interno degli atleti di tale calibro. Persone a cui si dovrebbe guardare con ammirazione, senza pensare solamente che stiano lì ad occupare un sedile che altrimenti sarebbe disponibile per altri ragazzi.
Foto: Sauber e Aston Martin
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