È un periodo di grandi cambiamenti in casa Ferrari. Cambiamenti apportati soprattutto pensando al futuro prossimo. Dopo l'addio di Binotto, datato novembre 2022, e l'ufficializzazione di Vasseur, giunta qualche settimana più tardi, il Cavallino ha avviato un processo di rifondazione che sta continuando in questi giorni e che continuerà nei mesi a venire.
Finora hanno lasciato il team figure storiche come Gino Rosato, Jonathan Giacobazzi, Inaki Rueda e, per ultimo, David Sanchez. E si vocifera che anche Laurent Mekies ed Enrico Cardile stiano pensando di salutare. Ma chi arriverà in quel di Maranello?
A fare il punto della situazione ci ha pensato l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, che riferisce di un "imminente" ritorno alla Rossa di Simone Resta, attuale direttore tecnico della Haas (qui la nostra intervista esclusiva).
"Ci sarebbe un piano per il ritorno di Simone Resta, che è stato “capo designer” della Ferrari negli anni d’oro di Schumacher fino al 2018, per poi diventare d.t. dell’AlfaRomeo, rientrare brevemente a Maranello nel 2019 come Capo dell’ingegneria del telaio e quindi andare alla Haas, dove è direttore tecnico", si legge sulla Rosea di oggi.
L'ingenere italiano lasciò la Scuderia anche a causa di alcune divergenze con Binotto. Adesso, però sembrerebbero essrci tutti i presupposti per un suo rientro alla base.
"Non è un mistero che fra Resta e Binotto ci fossero divergenze di vedute. Ma il rapporto con Vasseur, conosciuto all’Alfa, è ottimo. Fra l’altro l’ingegnere di Faenza è sempre rimasto sotto contratto con la Ferrari, per cui potrebbe evitare il periodo di sosta forzata (“gardening”). Il trasferimento non avverrà subito, ma più avanti. Servirà per il futuro", rivela il quotidiano.
Non a caso, dopo l'addio di David Sanchez, il Cavallino ha deciso di non ingaggiare un sostituto del francese promuovendo Diego Tondi. Una soluzione interna, probabilmente non definitiva.
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