ESCLUSIVA - Haas, Resta: «Magari saremo noi la sorpresa di inizio campionato»
23/02/2023 07:20:00 Tempo di lettura: 6 minuti

Simone Resta è arrivato in Haas all’inizio del 2021, nel pieno della rivoluzione regolamentare, ed ha guidato il team che ha progettato la VF-22 della passata stagione ed ha sviluppato la VF-23 che prenderà parte al Campionato ormai alle porte.

Nella nostra intervista esclusiva all’ingegnere italiano, che ricordiamo è stato capo progettista Ferrari nell’era Marchionne dal 2014 al 2018, abbiamo parlato del secondo anno di un ciclo ambizioso, delle parti in comune tra la VF-23 e la SF-23, e di tanto altro.

La prima nostra domanda riguarda proprio l’importanza dell’esperienza maturata nel 2022:

Dopo un primo anno con i nuovi regolamenti abbiamo avuto l’opportunità di ripartire e di sviluppare la vettura per il 2023 con un regolamento fondamentalmente in continuità, a parte qualche modifica sul fondo. Per Haas è stato anche un anno particolare perché la vettura 2022 era la prima affrontata dal nuovo gruppo e per il 2023 abbiamo avuto modo di imparare a lavorare assieme, di imparare a sviluppare insieme i nuovi metodi di lavoro, e di imparare dagli errori fatti e dalle cose che potevano essere fatte meglio. Quindi un gruppo veramente molto giovane che ha avuto la possibilità di sviluppare assieme un progetto e di ripartire cercando di fare meglio per l’anno successivo”.

Spesso la Haas viene definita la “Ferrarina” della Formula 1, per via della collaborazione che lega il team americano alla Scuderia del Cavallino per la fornitura non solo della Power Unit ma anche di un gran numero di TRC (Transferrable Components). A Resta abbiamo chiesto quali parti della VF-23 sono visibili anche sulla SF-23 Ferrari:

Il business model della Haas prevede di massimizzare la fornitura di componenti dalla Ferrari. La definizione di componenti che possono essere condivisi è regolamentata dalla federazione e nella maggior parte sono componenti che non sono visibili diciamo a occhio nudo perché sono fondamentalmente diverse componenti della meccanica. Alcune cose che possiamo vedere in comune con la Ferrari ad esempio sono le cinematiche delle sospensioni anteriori, quindi vediamo il montaggio all’anteriore con un track rod basso ed anche la cinematica della sospensione posteriore”.

Ricordiamo che il compito principale delle sospensioni è quello di massimizzare l’aderenza meccanica tra l’asfalto e lo pneumatico. Per far questo in una monoposto di F1 si può adottare una soluzione con aste di spinta (push rod) o di trazione (pull rod) che insieme alle barre di torsione svolgono la funzione primaria. Fondamentale è quindi la configurazione di queste componenti che regolano la cinematica delle sospensioni, principale responsabile del comportamento della monoposto in pista e del suo adattamento più o meno ottimale ad un circuito piuttosto che ad un altro. La Haas ha quindi utilizzato la stessa configurazione della Ferrari.

L’ingegner Resta ci ha poi invece dato ulteriori dettagli sulle parti progettate interamente dal suo team, le LTC (Listed Team Component):

Detto questo comunque tutte le componenti che si vedono ad occhio nudo sono componenti che vengono sviluppate per aerodinamica e di fatto sono componenti specifici del team. Probabilmente l’unica componente che si può vedere ad occhio nudo di origine Ferrari è la scatola del cambio, il resto è tutto coperto da bodywork, così come il fondo, i freni e sospensioni che è tutta componentistica specifica del team Haas”.

In questa fase della stagione tutti sperano di aver fatto un buon lavoro in inverno, ma nessun team sa realmente quale sarà la sua posizione rispetto agli altri, chi ha progredito di più e chi di meno. Impossibile fare una previsione solo guardando le immagini o facendo affidamento sui rumors:

Difficile commentare i rumors del paddock, primo perché quest’anno ne girano veramente pochi e secondo perché in generale non commentiamo mai quelle che sono le prestazioni delle altre vetture figuriamoci se commentiamo le prestazioni da rumor o da gossip. Diciamo che cerchiamo di fare del nostro meglio per restare concentrati sul nostro lavoro”.

I test che iniziano oggi forniranno alcune informazioni, ma sarà comunque difficile ottenere riferimenti prestazionali:

Siamo all’inizio dei test invernali, sarà difficile vedere le prestazioni delle macchine perché ognuno avrà un programma diverso, quindi diversi pneumatici, diversi carichi di benzina, piuttosto che diverse strategie di utilizzo del motore, quindi sarà importante per ognuno capire se i dati che si trovano in pista sono allineati con quello che viene atteso dai modelli durante lo sviluppo”.

Infine abbiamo chiesto al capo progettista Haas cosa si aspetta dalla sua squadra quest’anno e quale team potrebbe rivelarsi una sorpresa positiva nel 2023:

Faremo del nostro meglio e cercheremo di essere nella posizione migliore possibile per affrontare il primo weekend di gara e magari di essere noi la sorpresa di inizio campionato”.

A cura di Giuseppe Canetti e Daniele Muscarella

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