Le PL2 si sono concluse all’insegna della McLaren. La MCL38 è stata molto veloce sia in qualifica che nelle simulazioni di passo gara. Verstappen (che ha preferito tornare ad utilizzare la vecchhie soluzioni piuttosto che quelle introdotte in Ungheria) ha modificato leggermente il set-up della monoposto rispetto alle prime libere, dove aveva dominato, mentre sulla vettura di Perez la Red Bull ha portato avanti un programma di raccolta dati anche in concomitanza delle simulazioni di passo gara condotte dal messicano.
Che il team austriaco non possa considerarsi il più forte al momento questo è certo. La RB20 ha smesso di essere la vettura più veloce in pista, ma l’intera equipe è decisa a progredire e ripristinare quel cuscinetto di sicurezza che aveva sui rivali ad inizio stagione.
Per leggere correttamente i dati dobbiamo fare delle premesse: 1) Il degrado è stato molto elevato a Spa. Il circuito è stato interessato da una riasfaltatura parziale. Il nuovo manta, anche se più liscio offre un grip maggiore rispetto alle aspettative (stiamo parafrasando le parole di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli), il che oltre a contribuire ad un abbassamento notevole dei tempi sul giro (dalle simulazioni ci si attendeva che la pole 2024 si sarebbe aggirata attorno al 42’’alto, invece siamo già ampiamente sotto), porta inevitabilmente ad un degrado maggiore. Di conseguenza la Soft non sarà una mescola che verrà presa troppo in considerazione in gara. Se non si è registrata la presenza di stint su gomma Hard durante la seconda sessione è perché i team hanno preferito conservare questi set per domenica (Verstappen ne ha già utilizzato uno durante le FP1).
2) Verstappen ha cambiato set-up tra le FP1 e FP2, ed in più ha iniziato il suo stint con gomme già utilizzate da 7 giri, contro i 4 di Piastri. Norris invece ha voluto apportare delle modifiche alla configurazione della propria vettura durante le PL2. Questo gli ha fatto perdere del tempo, con il britannico che ha potuto effettuare un mini run su Soft, con vettura più scarica di carburante, sul finale della sessione.
Detto questo procediamo. Piastri era parso molto veloce già durante la diretta, ma possiamo definire il passo di Verstappen, altrettanto promettente dal momento che con gomme più usate di Oscar ha avuto un ritmo medio di un solo decimo più lento. La McLaren, soprattutto Piastri, è stata la migliore nelle simulazioni di long run (impressionante il lavoro fatto nello stint su Soft), ma il cambio di set-up da parte di Max, fa pensare.
Verstappen era risultato il più veloce nel secondo settore durante le PL1. Forte di ciò, assieme al team ha pensato di presentarsi nelle FP2 con un’ala posteriore più scarica rispetto alla specifica utilizzata in precedenza. Questo, se da un lato ha permesso a Verstappen di migliorare il T1 e T3 grazie ad una maggiore velocità di punta, la riduzione di carico ha peggiorato il comportamento dell’auto nel T2. Anche la gestione degli pneumatici ne ha risentito di conseguenza.
Quindi sì. Possiamo dare la McLaren come favorita, ma attenzione. In Red Bull hanno condotto queste prove comparative proprio per cercare l’ottimizzazione migliore in vista delle qualifiche e della gara (sulla vettura di Perez si è vista anche un po' di flow-vis per sudiare i flussi sull'ala posteiore durante le sue simulazioni con tanto carburante a bordo). C’è da dire che Verstappen dovrà scontare anche 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza per aver montato il 5° ICE stagionale. Quindi la squadra dovrà fare un lavoro davvero certosino per metterlo nella condizione, almeno di puntare al podio. Dalla differenza di passo tra Max, Ferrari e Mercedes (di circa un secondo al giro) possiamo affermare che l’olandese può certamente credere nel podio, mentre per la vittoria dovrà sperare in qualcosa di più. Sempre che la Red Bull non riesca a trovare l’ottimo in termini di set-up entro domani.
Anche Perez non è andato male data la lunghezza del suo stint, ma il messicano probabilmente sarà più coinvolto nella lotta con Mercedes e Ferrari per la 4° posizione. La Rossa ha messo in mostra un passo migliore delle aspettative. Ad un Leclerc in difficoltà ha risposto un Russell altrettanto sottotono, mentre se paragoniamo il ritmo di Hamilton su Soft a quello di Sainz su Medie, anche se simili in termini assoluti, dobbiamo dare la Mercedes comunque in vantaggio dal momento che la Soft ha mostrato un degrado piuttosto elevato. Hamilton ha saputo gestirlo in modo egregio. Quantomeno, per la Ferrari, un possibile scenario di confronto sembra esserci. Cosa non certa dopo le performance viste a Silverstone.
Domande frequenti: come si legge la tabella?
1. Il numero accanto alle mescole indica i giri percorsi sul set scelto dal pilota prima di iniziare lo stint.
2. I tempi contornati di viola indicano il miglior riferimento assoluto per tipologia di gomma.
3. I tempi contornati di verde indicano il miglior tempo ottenuto dal pilota in quel determinato stint.
4. I tempi contornati di arancione sono esclusi dal calcolo del ''ritmo medio'' perché considerati eccessivamente alti o poco indicativi.
5. Nella sezione ''ritmo medio'', il tempo contornato di viola indica il conducente più rapido.
Foto: Red Bull
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