I proclami sono il vero male della Ferrari
Cambiano gli attori, ma il problema della casa di Maranello sembra essere sempre lo stesso: i facili proclami. Mai nessuno che dica: ‘’Per migliorare serve tempo’’ e poi il tempo se lo prenda davvero.

22/07/2024 18:45:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Cambiano gli attori, ma il problema della casa di Maranello sembra essere sempre lo stesso: i facili proclami. Mai nessuno che dica: ‘’Per migliorare serve tempo’’, e poi il tempo se lo prenda davvero. Forse solo Arrivabene, nell’era recente, è stato uno dei pochi che riusciva a tenere a freno le emozioni quando doveva parlare di prestazioni o aggiornamenti. Anche lui però non è riuscito a riportare la Rossa al successo. Binotto è stato un altro team principal dalla lingua facile, messa a freno per una stagione, quando era chiaro nel 2020, che la Rossa avrebbe avuto veramente pochi margini di crescita durante la stagione.

Bastano poche parole per rovinare sempre tutto

E in questo quadretto, non è da meno neanche Vasseur. Dopo la brutta figura fatta dalla squadra del Cavallino nel triple-header (Spagna, Austria, Silverstone), l’esser riusciti a portare in Ungheria un nuovo fondo contro tutte le previsioni, bastava da solo per ricevere l’apprezzamento da parte di tutti i suoi tifosi. Che senso aveva terminare l’annuncio con le parole: “Grazie a questo sforzo sento che saremo protagonisti in Ungheria”.

Perché rovinare tutto così? Che senso ha? Venendo da tre GP complicati, soprattutto a causa di un aggiornamento mal riuscito, perché mettere a rischio ogni cosa dicendo che la Ferrari sarà protagonista? Che il team italiano soffra la pressione è risaputo, ma questo atteggiamento non fa altro che peggiorare le cose.

Ferrari, Ungheria, Vasseur

Si prenda esempio da Mercedes e McLaren

Da Toto Wolff, team principal Mercedes, e Andrea Stella, team principal McLaren (senza dimenticare Seidl prima di lui) si può solo che imparare. Manager che si addossano la colpa dei progetti, quando le cose vanno male cercano di individuare i colpevoli internamente senza fare mai nomi davanti alle telecamere e soprattutto, se la squadra si trova ad affrontare un periodo negativo lo dicono apertamente. Non si nascondono dietro ad un dito e soprattutto cercano sempre di non dare false speranze a nessuno.

In Ferrari invece no. Non si riesce proprio a fare a meno di proclami che poi finiscono per cozzare contro la realtà e a rendere l’ambiente ancor più nervoso di quanto già non lo sia. A Maranello soffrono di un male subdolo. Un tarlo invisibile che finché non verrà tolto dall’ambiente il Cavallino incontrerà sempre delle difficoltà sulla strada che conduce al successo della F1.


Foto: Ferrari

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