Sembra non finire più l’incertezza sull’ordine d’arrivo di Melbourne: la Fia ha squalificato Lewis Hamilton, che ha perso il terzo posto ottenuto a sua volta grazie alla penalizzazione subita da Trulli, accusato domenica di aver sorpassato l’inglese in regime di safety car e quindi penalizzato di 25” sulla classifica finale. Recentemente, però, sono saltati fuori nuovi elementi che hanno inchiodato il pilota inglese: Trulli, incolonnato dietro la safety, avrebbe commesso un errore uscendo di pista. Hamilton lo avrebbe così superato (ma avrebbe poi smentito davanti ai commissari di aver ricevuto dai box l’ordine di farsi superare dalla Toyota). A quel punto Trulli ha commesso l’azione che inizialmente lo ha fatto penalizzare, passando ingiustamente per il pilota non corretto. Nella convocazione degli interessati nel dopo gara, Lewis avrebbe, appunto, rilasciato ai commissari dichiarazioni non veritiere, fuorivandone il giudizio (mentre in altra sede avrebbe ammesso l’esistenza di un ordine dai box). Questa condotta è stata, logicamente, ritenuta anti-sportiva ed ha restituito a Trulli il terzo posto finale, eliminando Hamilton dall’ordine di arrivo. Zero punti, quindi, anche per il driver della McLaren.
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