9 anni senza Jules: le commoventi parole di papĂ  Bianchi
17/07/2024 16:00:00 Tempo di lettura: 2 minuti

Ci sono dei momenti in cui la gioia dello sport deve affrontarsi con la quotidianità della vita: uno di questi è quando un giovane di 24 anni perde la vita inseguendo il suo sogno, e non si può fare altro che domandarsi perchè il destino possa essere crudele. Il 17 luglio di 9 anni fa moriva all'ospedale di Nizza Jules Bianchi, dopo quasi dieci mesi di coma. Un fulmine a ciel sereno in quello che si considerava uno sport sicuro, più di vent'anni dopo il terribile weekend di Imola nel 1994. Una morte ricordata troppo poco e da cui sembra che non si sia imparato niente viste alcune scelte discutibili della direzione gara in termini di sicurezza. 

E se la Formula 1 va avanti come se nulla fosse, il dolore grava su chi resta; su un padre che non credeva che l'hobby del figlio lo avrebbe portato alla morte, su un genitore che porta avanti battaglie silenziose per ricordare chi non è morto da campione, perciò apparentemente non merita i cordoli colorati su ogni pist. "Nove anni fa ti sei finalmente liberato del corpo che ti teneva prigioniero. Tu oggi vivi dall'altro lato ma sei sempre vicino a noi. Ti amerò per sempre e mi manchi tanto. Un grazie a chi si ricorderà si lui oggi", ha scritto Philippe Bianchi su Instagram, a corredo della foto di un abbraccio dopo il GP di Monaco. 

Foto copertina x.com

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