25/09/2010 Tempo di lettura: 2 minuti

Strepitoso Fernando Alonso! La seconda pole position consecutiva, firmata tra l’altro sul circuito di Marina Bay a Singapore, teatro considerato non ideale per la Ferrari e perfetto per la Red Bull, è un risultato importante per più motivi. Per la concentrazione. Per la forza dimostrata. Per la freddezza. Per il morale, grazie all’allontanamento di certe frustrazioni non indifferenti vissute tante volte nei mesi passati. Fernando vinse qui la prima edizione, nel 2008, quando si svolse la prima gara in notturna nella storia di questo sport. Un risultato macchiato dal fattaccio di Briatore e Piquet Jr, determinato anche dai clamorosi autogol fatti all’epoca dalla Ferrari.

Adesso Alonso è lì, davanti a tutti, con l’occasione fondamentale di portare a casa un ottimo risultato, soprattutto dal momento che la McLaren non sembra brillare e Mark Webber si è classificato solo quinto. A contendere il risultato allo spagnolo è stato Sebastian Vettel, secondo in griglia a soli 67 millesimi. Con una Ferrari competitiva chissà cosa avrà pensato Massa, quando il suo motore l’ha lasciato a piedi nel bel mezzo del Q1 (e nel bel mezzo della pista, con tanto di bandiere rosse)… L’allarme motori in Ferrari non c’è, ma il team non potrà più usare motori nuovi fino alla fine della stagione (se non con una penalità). Per intenderci, il motore della Ferrari n. 7 non sembra danneggiato: presumibilmente si è trattato di un problema elettronico. Lo stesso brivido, forse, vissuto da Alonso quando ha comunicato ai box che qualcosa non era a posto sulla macchina. Quindi un rapido intervento e via, con sollievo, verso la meritata pole. Come in tutti i circuiti cittadini che si rispettino, è fondamentale partire davanti a tutti (e ovviamente mantenere la testa, evitando di vanificare il risultato delle qualifiche). Domani, alle 14, va in scena il primissimo atto dell’ultima, emozionante ed incerta fetta di mondiale 2010…

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