Jackie Stewart ammette: «Mi hanno minacciato per aver chiuso il Nurburgring»
11/06/2025 15:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Jackie Stewart è sempre stato un campione dentro e fuori dalla pista. Lui fu tra i primi a chiedere uno sport più sicuro, quando il brivido e il pericolo erano considerati la parte più importante del mestiere di un pilota. Ma quando una persona perde un amico dopo l'altro per colpa della velocità, e si vedono incidenti che si sarebbero potuti evitare, non si può restare indifferenti. "La Formula 1 è sempre stata glamour, colorata ed emozionante, ma il fattore sicurezza non esisteva, nemmeno per gli spettatori. incredibile pensare che siamo sopravvissuti così in tanti. Ora è molto meglio, mentre i ho perso molti amici in pista. Sono andato a molti più funerali che altre persone al tempo", ha detto con tono amaro il campione. 

Il momento più importante nella sua carriera da presidente della GPDA fu quando chiese che venisse chiuso il circuito del Nurburgring, probabilmente una delle piste più iconiche del mondo, la quale, però, è nota per i suoi incidenti frequenti, che a volte hanno anche coinvolto il pubblico. "Non avevamo nessuno, non c'erano Marshall, non c'erano medici. In Germania c'era il Nurburgring, la più bella pista del mondo, e l'ho fatta chiudere perché non potevamo tenere gli  spettatori liberi a bordo strada. Niki Lauda ha avuto lì un incidente che lo ha quasi ucciso. Non c'era nessuno ad aiutarlo, si sono dovuti fermare gli altri per tirarlo fuori. Mi hanno minacciato di morte per averlo fatto chiudere, le persone opponevano esistenza, credevano che togliendo il pericolo si togliesse anche l'essenza dello sport", ha spiegato Stewart al podcast F1 Explains. 

Il pilota ora è soddisfatto dello stato in cui verte la sicurezza, e tutte le misure che si prendono per la salute dei piloti: "Nell'abitacolo non c'erano protezioni, il serbatoio era posizionato tra le gambe e la schiena e c'era il rischio che esplodesse a ogni incidente. Ora, invece, c'è la cella di sopravvivenza. A bordo pista ci sono medici da diverse specialità, che sanno gestire queste emergenze e sistemi all'avanguardia. Quando io feci un incidente a Spa il centro medico era disgustoso. La sicurezza non è mai stata meglio, anche grazie ai talenti che abbiamo attratto". 
 

Foto copertina x.com

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